La morte dello storico negoziante Gianni Ponte di Udine.
Era diventato un punto di riferimento conosciuto non soltanto a Udine, ma in tutto il Friuli. E per questo, sono in tanti quelli che oggi lo piangono. Si è spento Gianni Ponte, 82 anni, storico negoziante di via Grazzano.
Nato a Flambro, frazione di Talmassons, nel 1939 e, sin da ragazzino, sviluppa una grande passione per la radiotecnica. Dopo il servizio militare come alpino trasmettitore nella Brigata Julia (tant’è che Ponte è stato poi organizzatore a lungo dei raduni in Friuli dei “Trasmettitori alpini Julia“), comincia la sua attività nel 1960 con un’impresa di impianti. È grazie a lui che si realizzano i primi impianti nelle case del nuovo villaggio Strinsans a Forni di Sopra, e con la località dolomitica friulana è subito colpo di fulmine: Gianni si innamora di questi luoghi, tanto da comprare poi anche una casa e avere molti amici nel centro carnico.
Ma è grazie al suo negozio di tv ed elettrodomestici, aperto negli anni Settanta in via Grazzano e gestito per tre decenni con il fondamentale supporto della moglie Lucia, che Gianni diventa notissimo in tutto il Friuli. Entra nelle case, e non per modo di dire: consegna personalmente moltissimi televisori e lavatrici, facendosi apprezzare anche nel suo stand alla manifestazione Casa Moderna.
Un uomo in apparenza burbero, molto schietto, ma dal cuore d’oro e amante dell’ironia: ha scherzato fino all’ultimo anche in ospedale, dove era ricoverato da alcuni giorni fino all’epilogo di ieri. “Gianni – ricordano i familiari – era una persona di poche parole, caparbio nel trovare le soluzioni. È stato questo a consentirgli di farsi notare nel commercio”.
La tenacia gli aveva consentito di superare, 26 anni fa, un trapianto di cuore: da questa operazione, affrontata con coraggio, aveva conosciuto lo stimato cardiochirurgo Cesare Puricelli, allora primario di cardiochirurgia a Udine. Dalla loro bella amicizia è nato il progetto “Sternette” per la chiusura dello sterno dopo le operazioni al cuore, con soluzioni decisamente alternative e innovative per quei tempi.
Sempre grazie a Gianni era poi nato il “Palio donna”, una corsa “in rosa” di cavalli senza sella guidati da fantine e che si teneva su un circuito cittadino a Udine. Un momento sempre atteso e un successo che negli anni non è mai mancato.
Un uomo vulcanico e pieno di iniziative, quindi, capace di farsi stimare in tutto il Friuli. Sono in molti quelli che vorranno salutarlo in occasione dei funerali, previsti per martedì 15 febbraio alle 15.30 nel Tempio Ossario di Udine. Ponte lascia la moglie Lucia, le figlie Elena e Giulia, i generi Lorenzo e Alessandro, i nipoti Gianluca ed Elisa. Con lui, se ne va un bel pezzo di storia cittadina udinese e non soltanto.