Il test validato dall’Asugi e le prime analisi partiranno a Trieste.
Da oggi basterà raccogliere un campione di saliva tramite un batuffolo tenuto in bocca per un paio di minuti e consegnare la provetta ai centri di raccolta del dipartimento di prevenzione che provvederanno a consegnare entro 24 ore i risultati delle analisi.
Parte un nuovo strumento diagnostico per il controllo del Covid-19. Si tratta del test molecolare salivare, tra l’altro made proprio in Fvg, per lo screening per Sars-CoV-2 validato dal laboratorio dell’Azienda sanitaria universitaria giuliano isontina (Asugi).
“Ora – ha affermato il presidente del Fvg, Massimiliano Fedriga durante la conferenza stampa di presentazione a Trieste – iniziamo nuove procedure anche per l’acquisizione del materiale da analizzare. In prospettiva, cambieranno la capacità di prelievo e l’utilizzo di personale all’interno delle aziende sanitarie”.
Per i cittadini dunque sarà più facile fare il test in un modo decisamente meno invasivo rispetto al tampone naso faringeo. Il test, è stato confermato oggi, è caratterizzato da un’affidabilità del 98% ed è pronto per il suo utilizzo in Friuli Venezia Giulia.
“Siamo attentissimi alla ricerca di nuove soluzioni e al tempo stesso allo loro affidabilità”, ha sostenuto Fedriga. “Si tratta di una vera rivoluzione – secondo il vicegovernatore con delega alla Salute Riccardo Riccardi – dal punto di vista della popolazione e organizzativo: tenere in bocca per un paio di minuti un batuffolo di cotone è cosa diversa che fare un tampone. A questa piccola rivoluzione abbiamo sempre creduto e abbiamo lavorato in silenzio da tempo. Il suo pregio principale è la non invasività, importantissima soprattutto per i bambini e le persone vulnerabili”.
Le prime analisi partiranno nel laboratorio dell’Istituto di igiene all’ospedale Maggiore di Trieste, a cui si aggiungeranno quelli degli ospedali di Cattinara, sempre a Trieste, e di Monfalcone. A sottoporsi al test, davanti ai giornalisti, è stato anche Fedriga e il vicegovernatore con delega alla Salute, Riccardo Riccardi.
Il procedimenti di raccolta della saliva potrà essere svolto anche a casa riducendo quindi il rischio di infezione per gli operatori e il flusso di lavoro per questi ultimi. Al momento l’Asugi ha opzionato 80-90 mila unità e conta di effettuare a regime almeno 1500 test al giorno.