La protesta in piazza a Trieste.
Tovaglie imbandite, ma con i piatti girati al contrario. Il segno di una protesta silenziosa, quella della Confcommercio Fvg-Fipe, Federazione pubblici esercizi, oggi in piazza Unità d’Italia a Trieste per trasmettere la contrarietà rispetto alle chiusure anticipate imposte dal Dpcm firmato dal premier Giuseppe Conte.
“Fateci lavorare”, è la stata la richiesta del presidente di Confcommercio Fvg Giovanni Da Pozzo nel sottolineare come siano state nuovamente penalizzate le stesse imprese messe all’angolo dal lockdown, “imprese che hanno investito per consentire ai clienti la sicurezza anti-Covid, che hanno rispettato le regole, ma che inspiegabilmente vengono accusate di una diffusione del virus che ha ben altre origini”.
Alla manifestazione hanno partecipato in maniera ordinata circa 300 persone, in particolare i dipendenti dei gestori di bar e ristoranti. A prendere la parola sono stati, con Da Pozzo, il presidente della Regione Massimiliano Fedriga, il sindaco di Trieste Roberto Dipiazza, il presidente di Confcommercio Fipe Fvg Bruno Vesnaver. A supporto dell’iniziativa anche i vertici di Confindustria Venezia Giulia Michelangelo Agrusti e di Confartigianato Fvg Graziano Tilatti.