I gemelli di appena un chilo a testa curati nella Tin del Burlo a Trieste.
Leonardo e Cristian, i due gemellini pordenonesi nati pretermine alla 29a settimana il 28 ottobre scorso, hanno finalmente potuto lasciare il Burlo di Trieste e tornare a casa con i loro genitori per festeggiare l’arrivo del nuovo anno.
Storia a lieto fine per i due bambini nati di appena 1 chilo ciascuno e trasportati d’urgenza nel reparto di Terapia intensiva neonatale dell’Irccs Materno Infantile “Burlo Garofolo”. Il 29 dicembre, infatti, sono stati dimessi dal nosocomio triestino e sono tornati a casa dopo due mesi di cure.
Per giungere a questo importante risultato, fin dall’inizio si sono dovuti risolvere non pochi problemi a cominciare dal trasporto. Come spiegano alla Tin del Burlo, infatti “il trasporto dei gemelli non è mai agevole e solo un grande impegno da parte di medici e dell’equipe del 118 dell’Asugi ha permesso la partenza di due macchine in contemporanea con a bordo due equipe medico infermieristiche che sono potute partire in contemporanea e trasportare velocemente i due bambini alla nostra Tin».
Un viaggio inatteso e decisamente un po’ precoce, quello dei due gemellini pordenonesi, ma che dopo due mesi di intenso lavoro e di cure attente, si è concluso per il meglio, con la gioia dei genitori e la soddisfazione di tutta l’equipe che ha seguito Cristian e Leonardo nei loro primi fondamentali 60 giorni di vita.
“In questi due mesi – scherza il direttore della Tin del Burlo, Francesco Maria Risso – i due giovanotti qualche volta ci hanno fatto penare, ma, grazie all’ottima squadra di medici, infermieri e Oss, le cose sono andate per il meglio e qualche giorno fa, con grande gioia e soddisfazione abbiamo potuto mandare i due scriccioli a casa in modo che potessero accogliere il nuovo anno insieme ai loro genitori. Mi preme ringraziare – ha aggiunto Risso – tutta la squadra del Burlo, composta da radiologi, laboratoristi, oculisti, neurologi, psicologi e da tutti gli specialisti coinvolti nella gestione dei neonati pretermine. Solo con una peculiare attenzione rivolta ai bimbi e ai neonati, infatti, si riesce ad avere un risultato ottimale ed è proprio questo che il Burlo non è solo un ospedale, ma una filosofia di lavoro”.
Grande soddisfazione anche da parte del direttore generale del Burlo, Stefano Dorbolò e di tutta la Direzione strategica dell’Irccs. “Momenti come questi – afferma – sono quelli che ci motivano ogni giorno e danno senso compiuto al nostro operare quotidiano. La forza del nostro istituto sono tutte le persone, medici, infermieri, Oss, che si impegnano con dedizione e passione, nonché una capacità di lavorare in squadra che ci contraddistingue in ogni situazione. Vogliamo esprimere un grazie particolare al dottor Peratoner e all’Asugi che sono entrati in campo con noi in questa delicata occasione organizzando perfettamente un trasporto complicato e inconsueto. Ai due gemellini e ai loro genitori va l’augurio non solo di un felice 2021, ma di una vita ricca di gioie e soddisfazioni.