Continuano i controlli al confine della Polizia di Frontiera di Trieste
Quindici arresti in un mese: è il bilancio dell’attività della Polizia di Frontiera di Trieste, impegnata nei controlli al confine, dopo la sospensione dell’accordo di Schengen, con particolare attenzione ai flussi di migranti in arrivo dalla rotta balcanica,
Tra il 14 agosto e il 16 settembre, dieci persone sono state arrestate in flagranza di reato, sette delle quali per favoreggiamento dell’immigrazione irregolare e tre per violazione del divieto di reingresso, mentre cinque sono state fermate in esecuzione di provvedimenti emessi dall’autorità giudiziaria.
Ai sette passeur sono stati sequestrati i veicoli sui quali avevano viaggiato complessivamente 42 migranti irregolari, 14 dei quali minori, in prevalenza di nazionalità turca, per molti dei quali l’Italia non era la destinazione finale del viaggio.
Tre persone denunciate
Accanto agli arresti, si segnalano anche tre denunciati: un 37enne cittadino macedone, trovato al valico di Fernetti in possesso di un coltello con lama di 12 centimetri, di una mazza da baseball e di un tirapugni; un 34enne cittadino moldavo che viaggiava su un’auto con targa bulgara, segnalata per aver effettuato numerosi passaggi al casello senza pagare il pedaggio, e un 25enne cittadino algerino che, a bordo treno, non ha voluto mostrare i propri documenti agli agenti.