Posata a Trieste la prima delle 13 nuove Stolpersteine.
“Un anno e mezzo fa sono partito per un viaggio in Israele. Quando eravamo in aeroporto è giunta la notizia che alcuni razzi stavano cadendo sui cittadini inermi di quel Paese. Persone costrette, ancora oggi, a correre nei rifugi per non perdere la vita mentre stanno facendo la spesa o vanno a scuola”.
Lo ha affermato questa mattina il governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, durante la posa, a Trieste, della prima delle tredici nuove pietre d’inciampo, le ‘Stolpersteine’, ideate dall’artista Gunter Demnig.
“Se le pietre d’inciampo non possono certo riportare in vita le persone in passato barbaramente uccise, non dobbiamo però dimenticare i fenomeni di intolleranza e persecuzione nei confronti della comunità ebraica ancora presenti in Israele e in diverse parti del mondo. Queste piccole pietre devono essere un monito a non sottovalutare queste manifestazioni di odio”.
Organizzata dalla Comunità ebraica di Trieste, la cerimonia si è svolta in collaborazione con il Comune di Trieste, con l’autorizzazione della Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio del Friuli Venezia Giulia, con la partecipazione del liceo classico linguistico Petrarca e alla presenza dei discendenti delle vittime della persecuzione nazifascista.
“La nostra speranza – ha affermato Fedriga – è che le istituzioni, in modo compatto e univoco, possano fare da argine nei confronti di derive estremamente pericolose. Per questo la Regione Friuli Venezia Giulia sarà sempre al fianco e parte di quella comunità ebraica che ha il coraggio di alzare la voce per dire: fermi, basta!”.
Le pietre d’inciampo installate oggi ricordano tredici persone – quasi tutte nate a Trieste – morte nei campi di sterminio: Samuele Levi, Vincenzo Gigante, Anna Israel Israel, Isacco Gino Israel, Enrico Almagià, Giuseppina Jesurum, Lucia Israel Cesana con i figli Giacomo, Davide e Rachele, Zoe Russi, Mario Levi e Alberto Levi. Con quelle posate oggi, sono in tutto 63 le ‘Stolpersteine’ presenti a Trieste.