Il 30 novembre il Consiglio regionale a Trieste si tinge di azzurro.
“I dati epidemiologici sui casi di cancro indicano che gli individui di genere maschile si ammalano e muoiono di più di quanto non accada al genere femminile. In Italia, le stime parlano di una percentuale che oscilla tra il 52 e il 54% di nuovi casi di tumore maligno diagnosticato negli uomini, rispetto al 46-48% nelle donne. Ciononostante, gli uomini sono generalmente meno propensi a parlare della propria salute e meno attenti ai segnali di allarme che il proprio corpo può evidenziare“.
La riflessione è del presidente del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, Piero Mauro Zanin, alla vigilia dell’adesione della campagna nazionale di prevenzione oncologica della Lega italiana per la lotta contro i tumori (Lilt) da pochi anni rivolta alle persone di sesso maschile. Si tratta del cosiddetto Percorso Azzurro, che affianca quella denominata Nastro Rosa, a cui il Consiglio ha già aderito in ottobre.
“Questa volta – ha spiegato Zanin – il 30 novembre, la facciata principale della sede dell’assemblea legislativa, a Trieste, si tingerà di luci azzurre. Il messaggio a cui aderiamo pone quale fondamento della cura la prevenzione e la diagnosi precoce, in questo caso rivolte in particolare ai tumori tipici dell’uomo ma possiamo dire valevoli sempre per tutti”.
“Fra gli ostacoli che impediscono di raggiungere con maggiore successo il controllo della malattia nell’uomo rispetto alla donna – è la consapevolezza dello stesso presidente -, vi è la minore propensione a comunicare a persone di fiducia, a cominciare dal proprio medico curante, aspetti inerenti le patologie, specie quelle della sfera genitale. Si tratta, però, di barriere che interponiamo tra noi e la prognosi che oggi appaiono sempre meno accettabili, perché un ritardo diagnostico ha una unica conseguenza: arrivare in ritardo sulla cura”.