Trieste, il decreto firmato dal viceministro Sileri.
Il Burlo di Trieste è un ospedale di alta specializzazione e di rilievo nazionale per la salute della donna e del bambino. A ufficializzarlo, il Ministero della Salute che, con un decreto firmato dal viceministro Pierpaolo Sileri il 1° ottobre scorso e pubblicato il 21 novembre sulla Gazzetta Ufficiale, ha sancito il carattere scientifico dell’Irccs materno infantile Burlo Garofolo.
Si conferma, così il ruolo fondamentale dell’ospedale triestino, riconosciuto come Irccs fin dal 1968, che, insieme ad Aviano è uno dei due Irccs attivi in Friuli Venezia Giulia, nonché l’unico Ircss materno infantile del triveneto e, insieme al Gaslini di Genova, uno dei due riconosciuti in Italia, oltre al Bambin Gesù di Roma attivo in area pediatrica.
La conferma è arrivata a seguito della relazione degli esperti della commissione di valutazione che avevano visitato l’istituto il 19 febbraio 2020 ed è la seconda ottima notizia per il Burlo dopo quella del finanziamento regionale per l’acquisto di nuovi spazi pari a 3500 metri quadri che consentiranno all’Irccs di condurre la propria attività secondo i più moderni standard di ricerca e cura.
“È un risultato che premia il lavoro dei nostri grandi ricercatori – afferma il direttore generale dell’istituto, Stefano Dorbolò – che ringrazio per la loro qualificata attività di ricerca clinica traslazionale e gestionale in ambito materno infantile, rappresentando il riferimento per la regione nella definizione delle politiche sanitarie in questo ambito. E rendiamo merito al lavoro svolto dal professor Fabio Barbone a cui va la riconoscenza di tutta la direzione per la competenza, professionalità e capacità di lavorare in rete nonché per il raggiungimento nel 2019 di risultati di assoluta eccellenza nella produzione scientifica dell’istituto mai realizzati in precedenza. Guardiamo con rinnovato entusiasmo al futuro della ricerca dell’Irccs – conclude Dorbolò – in un processo continuo di miglioramento e qualificazione dell’attività che vogliamo perseguire attraverso lo sviluppo di progetti innovativi, la stabilizzazione dei nostri ricercatori e l’adeguamento degli spazi dedicati alla ricerca che appronteremo grazie al recente finanziamento regionale”.