Maxi operazione della Guardia di finanza e della Dogana di Trieste.
Circa 25 mila capi contraffatti con le griffe delle più note case di abbigliamento ed accessori che avrebbero fruttato circa 2 milioni e mezzo di euro con una conseguente evasione di diritti di confine, tra dazi, iva e accise, per un importo prossimo ai 600 mila euro.
Sono quelli sequestrati nei giorni scorsi, negli spazi doganali del punto franco nuovo a Trieste, i militari della guardia di finanza e i funzionari dell’agenzia dogane e monopoli. Capi di abbigliamento e calzature, abilmente occultati tra merce di diversa natura che oltre a essere contraffatti, sono risultati anche non dichiarati ai fini doganali e, quindi, in contrabbando.
L’operazione conclusa ha tratto origine da una complessa procedura di preventiva selezione e riscontro della merce in transito presso il porto di Trieste, a seguito della quale è stato avviato un controllo doganale su due autoarticolati sbarcati dalla Turchia e diretti, rispettivamente, in Belgio e in Germania. Gli approfondimenti avviati hanno consentito di individuare il prezioso carico che, in un caso, era anche abilmente dissimulato.
Nel dettaglio, la merce diretta in Germania, con marchi talmente simili agli originali da essere riconoscibili solo ad un occhio esperto, era stata occultata all’interno di una partita regolarmente dichiarata e probabilmente con l’obiettivo di superare i controlli erano state posizionate diverse lamiere in acciaio.