Mattarella a Trieste, ‘La libertà è il diritto all’opposizione’

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella a Trieste (Foto di Paolo Giandotti - Ufficio Stampa per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)

Il Presidente Mattarella a Trieste ha aperto la Settimana Sociale dei Cattolici in Italia, che si chiuderà domenica con Papa Francesco

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha aperto i lavori della 50° Settimana Sociale dei Cattolici in Italia, in programma a Trieste fino al 7 luglio sul tema ‘Al cuore della democrazia. Partecipare tra storia e futuro’.

Nel corso della cerimonia di apertura, spostata al Trieste Convention Center causa maltempo, Mattarella ha analizzato nel suo intervento il concetto di democrazia, sottolineando come non si esaurisca “nelle sue norme di funzionamento, ferma restando l’imprescindibilità della definizione e del rispetto delle regole del gioco. Perché, come ricordava Norberto Bobbio, le condizioni minime della democrazia sono esigenti: generalità e uguaglianza del diritto di voto, la sua libertà, proposte alternative, ruolo insopprimibile delle assemblee elettive e, non da ultimo, limiti alle decisioni della maggioranza, nel senso che non possano violare i diritti delle minoranze e impedire che possano diventare, a loro volta, maggioranze”.

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella accolto dal Presidente Massimiliano Fedriga al suo arrivo alla cerimonia di apertura della Settimana Sociale dei Cattolici in Italia (Foto di Paolo Giandotti – Ufficio Stampa per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)

‘Necessario misurarsi con la storia e valutare la salute delle Istituzioni’

“E’ necessario misurarsi con la storia, porsi di fronte allo stato di salute delle istituzioni nazionali e sovranazionali e dell’organizzazione politica della società. Nuovi steccati sono sempre in agguato a minare la basi della convivenza sociale: le basi della democrazia non sono né esclusivamente istituzionali né esclusivamente sociali, interagiscono fra loro”, ha detto ancora il Presidente della Repubblica.

“Nel cambiamento d’epoca che ci è dato di vivere avvertiamo tutta la difficoltà e un certo affanno nel funzionamento delle democrazie. Oggi constatiamo criticità inedite, che si aggiungono a problemi più antichi. La democrazia non è mai conquistata per sempre“, ha detto ancora Mattarella. “Occorre attenzione per evitare di commettere l’errore di confondere il parteggiare con il partecipare. Occorre, piuttosto, adoperarsi concretamente affinché ogni cittadino sia nelle condizioni di poter, appieno, prendere parte alla vita della Repubblica“.

Il Presidente Mattarella inaugura la Settimana Sociale dei Cattolici in Italia (Foto di Paolo Giandotti – Ufficio Stampa per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)

Poi, citando un intervento del 2009 di Giorgio Napolitano, Mattarella ha ricordato come, “dopo la costrizione ossessiva del regime fascista soffiava l’alito della libertà, con la Costituzione a intelaiatura e garanzia dei diritti dei cittadini. L’alito della libertà anzitutto come rifiuto di ogni obbligo di conformismo sociale e politico, come diritto all’opposizione“.

Il Presidente Mattarella con il cardinale Zuppi (Foto di Paolo Giandotti – Ufficio Stampa per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)

Prima del Capo dello Stato, sul palco era intervenuto il cardinale Matteo Maria Zuppi, Presidente della Conferenza Episcopale Italiana. “Guardiamo con preoccupazione al pericolo dei populismi che, se non abbiamo memoria del passato, possono privarci della democrazia o indebolirla”, ha sottolineato Zuppi.

La Settimana Sociale dei Cattolici – che riunirà numerosi delegati di Diocesi, associazioni, movimenti e Buone Pratiche provenienti da tutta Italia – si concluderà domenica 7 luglio con la visita di Papa Francesco, che concluderà i lavori e presiederà la concelebrazione eucaristica.