La frode a Trieste.
La Direzione Investigativa Antimafia e il Nucleo Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza di Trieste hanno notificato un provvedimento di confisca di beni emesso dal Tribunale di Trieste – Sezione Misure di Prevenzione, nei confronti di un imprenditore dedito al riciclaggio e reati tributari compiuti nell’ambito dell’acquisto e gestione della società Depositi Costieri Trieste, attiva nel settore degli olii minerali, le cui quote venivano acquisite per il tramite di altra società, con modalità tali da dissimulare l’origine delittuosa del denaro.
La formalizzazione della decisione giurisdizionale odierna consegue a udienze camerali svolte nel contraddittorio tra le parti. Il Collegio è pervenuto alla conclusione del riconoscimento della pericolosità sociale con conseguente determinazione della confisca della quasi totalità dei beni a lui ricondotti, già oggetto di sequestro di prevenzione nel marzo 2021, a seguito di proposta di misura di prevenzione a firma del Procuratore della Repubblica di Trieste e del Direttore della DIA.
Si tratta di beni e aziende intestate a prestanome al fine di agevolare i suoi interessi illeciti, la cui disponibilità era ingiustificata da un’evidente sproporzione tra i redditi dichiarati dallo stesso e dal suo nucleo familiare. Il valore complessivo dei beni sottoposti a confisca è superiore al milione di euro.