Si fingono poveri per non pagare il ticket sanitario a Trieste.
Dopo la prima fase di controllo, condotta dai finanzieri della Compagnia della Guardia di Finanza di Trieste, conclusa nel dicembre scorso con l’individuazione di 73 casi di irregolarità e circa 750 operazioni di omesso pagamento del ticket sanitario, con un danno per le casse della Sanità regionale di circa 35mila euro, la storia si ripete.
È stata portata a compimento, nei giorni scorsi, a cura degli stessi militari della Guardia di Finanza, una seconda fase dell’operazione denominata “Paga Pantalone”, che ha portato ad accertare ulteriori 76 soggetti che indebitamente hanno beneficiato dell’esenzione dalla spesa sanitaria. L’operazione, svolta su tutto il territorio della provincia di Trieste, ha riguardato una delle ultime annualità ed ha visto passare al setaccio migliaia di posizioni relative a soggetti residenti nella provincia, preventivamente selezionate. Nella rete dei controlli dei militari sono finite persone che hanno beneficiato di esenzioni dalla spesa sanitaria, certificando situazioni reddituali non veritiere a fronte di condizioni economiche che non avrebbero potuto consentirle.
Nel dettaglio, i finanzieri, attraverso la consultazione delle banche dati in uso al Corpo e l’incrocio dei dati rinvenuti ed la loro analisi, hanno potuto individuare e smascherare 76 soggetti residenti, sia italiani sia stranieri, che, sulla base di autocertificazioni non veritiere relative al reddito dell’intero nucleo familiare, hanno beneficiato dell’esenzione dal pagamento del ticket per prestazioni farmaceutiche e medico specialistiche, sottraendosi in toto alla prevista partecipazione alla spesa del Servizio Sanitario Regionale, indipendentemente dalla reale posizione economica rivestita, quasi sempre dichiarata prossima all’indigenza a fronte, invece, di condizioni economiche rivelatesi normali e, in alcuni casi, addirittura assolutamente floride.
Come detto, il bilancio è di 76 casi di irregolarità che hanno permesso di usufruire di circa 820 operazioni in esenzione dal pagamento del ticket sanitario, per un ammontare, in danno alle casse della Sanità regionale, di oltre 39 mila euro.
A tutti i 76 contribuenti individuati, in base all’art 316 ter del Codice penale – indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato – 2° comma, è stata irrogata una sanzione amministrativa, prevista tra un minimo di 5.164 euro ed un massimo di euro 25.822, la quale, in ogni caso, non può superare un terzo del beneficio ricevuto.
Complessivamente, l’operazione “Paga Pantalone” della Guardia di Finanza di Trieste ha, quindi, al momento, consentito di accertare 149 posizioni irregolari, per un totale di circa 1.570 indebite esenzioni su prestazioni mediche e farmaceutiche ed un mancato introito pari a circa 74.000 euro.
Le attività di controllo testimoniano l’impegno della Guardia di Finanza nell’azione di contrasto ad ogni forma di illecito a danno della spesa pubblica nazionale, al fine di prevenire e reprimere, soprattutto in un periodo di crisi economica e sociale causata dall’emergenza sanitaria, le fattispecie di indebita percezione delle risorse pubbliche che debbono essere destinate alle famiglie realmente bisognose e che maggiormente sono colpite da difficoltà economiche.