L’operazione della polizia di Trieste.
Offriva non solo massaggi ma anche pratiche sessuali, chiuso un centro massaggi a Trieste. L’indagine da parte della squadra mobile di Trieste.
A seguito di svariati servizi di osservazione, supportati anche da telecamere installate all’interno di un centro massaggi, gestito da cittadini cinesi gli agenti hanno accertato che le giovani massaggiatrici, previo pagamento del corrispettivo, oltre a massaggi corporali, offrissero ai clienti anche pratiche sessuali consistenti nella masturbazione ed, in alcuni casi, nella consumazione di rapporti sessuali completi.
Sulla scorta degli elementi acquisiti, è stata iscritta nel registro degli indagati, per il reato di agevolazione e/o favoreggiamento della prostituzione, la titolare cinese del centro, emettendo a suo carico, nonché nei confronti delle due connazionali impiegate, un decreto di perquisizione personale e locale.
A seguito dei controlli, oltre all’individuazione di un’ulteriore cittadina cinese dedita alla prostituzione all’interno di uno dei due centri massaggi perquisiti ubicati in via Rapicio e via Margherita, è stata rinvenuta nella camera da letto un’ingente somma di danaro in contanti, verosimilmente provento dell’attività di prostituzione, ammontante ad oltre 40 mila euro che è stata sottoposta a sequestro così come l’intero appartamento.
Si è proceduto, inoltre, al sequestro del centro massaggi oggetto di monitoraggio. La titolare unitamente al proprio coniuge dovrà, altresì, rispondere della violazione al Testo Unico dell’Immigrazione per aver favorito la permanenza in Italia di due delle tre massaggiatrici risultate prive dei requisiti per l’ingresso e la permanenza.