Il gruppo di volontari si era vaccinato a Trieste.
Situazione che fa molto discutere quella che deve affrontare un gruppo di venti persone di Trieste. I volontari si erano, infatti, inoculare il vaccino sperimentale italiano ReiThera, ma non sono riusciti ad ottenere il Green Pass seppur i risultati riscontrati siano ottimi. Il vaccino dell’azienda biotecnologica italiana ReiThera, infatti, sembra aver funzionato: effetti collaterali minimi e livelli di anticorpi molto elevati.
Ad ingannare il gruppo dei volontari c’è la burocrazia che non ha tenuto conto di queste dosi, concluse a giugno con la seconda fase, e non ha autorizzato l’emissione del certificato verde. A complicare la situazione c’è ovviamente l’obbligo del documento da domani. Infatti, i venti volontari non potranno accedere alle strutture e ai diversi servizi se non sottoponendosi al tampone in modo continuo.
La soluzione per i vaccinati.
L’unica strada che il gruppo di persone potrà prendere per avere libero accesso a bar, ristoranti, cinema, sarà quello di ricorrere ad uno dei vaccini riconosciuti. Soluzione plausibile perché secondo gli esperti non ci sarebbero controindicazioni per l’eventuale inoculazione in settembre di una o due dosi di un altro vaccino, dopo aver ricevuto ReiThera a marzo.