Cloud computing, letteralmente, significa “nuvola informatica”. Si tratta di una sorta di servizio innovativo per il quale vengono offerti archiviazione, elaborazione e trasmissione di dati su richiesta del cliente. Il servizio di cloud computing viene erogato al cliente finale attraverso una serie di strumenti, tra cui le risorse preesistenti di cui dispone e un’architettura informatica ad hoc, ovvero costruita su misura. I servizi di questo genere, come il cloud Microsoft, rivestono un ruolo di prioritaria importanza per le aziende, soprattutto perché garantiscono accessibilità e sicurezza anche da remoto.
Vediamo meglio di cosa si tratta.
Come funziona un sistema cloud?
Un cloud prevede la configurazione di un’architettura grazie alla quale le risorse vengono organizzate e riordinate secondo l’esigenza del cliente. Queste vengono assegnate a partire da una distribuzione solitamente gerarchica, il che significa che all’interno di un’azienda solo chi è titolato ad averne accesso può consultare il cloud.
Grazie alle grandi innovazioni su questo ambito informatico, oggi, è possibile anche distribuire l’architettura attraverso diversi livelli di permesso di accesso che, per l’appunto, seguono una logica gerarchica.
L’architettura di un cloud prevede un rapporto diretto tra il fornitore del servizio e il cliente che, assieme, si interfacciano attraverso un sistema informatico progettato in base alla finalità. Il cloud, infatti, trova applicazione presso organizzazioni di qualsiasi genere, dalle imprese di piccole dimensioni alle grandi realtà multi-nazionali.
Gli ambiti di applicazione del cloud
La versatilità di cui gode, quindi, lo rende uno strumento ideale per qualsiasi finalità, dall’archiviazione di un sito storico e culturale alla gestione digitalizzata di un’azienda commerciale. Nel cloud, infatti, può essere archiviato qualsiasi tipo di dato in formato digitale, che sia esso codice, immagine, testo e così via.
In generale un cloud è composto da uno o più server fisici distribuiti verso il centro dati messo a disposizione da chi eroga questo servizio. Il cliente finale avrà a disposizione un’interfaccia per l’amministrazione dei dati, dalla quale accederà al luogo virtuale in cui questi vengono sapientemente conservati.
Se volessimo fare un esempio potremmo dire che, tutto sommato, anche la casella mail che utilizziamo quotidianamente funge come un cloud. Noi accediamo sempre da PC o da smartphone con password e nome utente ma il contenuto della casella non è conservato nei nostri dispositivi, bensì su un grande server che, per l’appunto, eroga questo servizio.
I vantaggi
I servizi cloud, per le aziende, costituiscono un indubbio vantaggio competitivo. Vista l’enorme mole di dati e di informazioni che è necessario processare quotidianamente, è chiaro che un normale archivio cartaceo non possa più bastare. In primo luogo perché, oramai, la nostra società punta sempre più a semplificare e snellire i processi amministrativi e burocratici.
In secondo luogo perché l’immediatezza del cloud nel reperire dati e conservarli risulta essere la soluzione più competitiva disponibile, soprattutto in un mercato che evolve rapidamente e che pone le aziende dinanzi a numerose nuove sfide, ogni giorno.
Di questi tempi, infatti, i mercati pongono le aziende dinanzi a questioni di cruciale importanza come l’evoluzione del luogo di lavoro, la sostenibilità materiale e finanziaria e la gestione di un tipo di concorrenza sempre più dinamica e globalizzata. Per far fronte a tutto questo è necessario adottare soluzioni mirate alla semplificazione di cui il cloud computing, i software AI e machine learning sono gli strumenti più rappresentativi.