Una giovane di Tavagnacco vince il premio di laurea Biker Fest

Serena Amoretti ha vinto la prima edizione del premio di laurea “Biker Fest International”.

Serena Amoretti, di Tavagnacco, neo dottoressa in Relazioni pubbliche dell’Università di Udine, ha vinto la prima edizione del premio di laurea “Biker Fest International”, del valore di 2000 euro. La tesi di laurea premiata analizza le ricadute economiche, turistiche e promozionali a livello regionale e nazionale dell’edizione 2024 del motoraduno di Lignano Sabbiadoro. L’iniziativa è promossa dall’Associazione Custom Biker di Majano in collaborazione con l’Ateneo friulano.

La cerimonia di premiazione.

Alla cerimonia di conferimento del riconoscimento, a Palazzo di Toppo Wassermann, hanno partecipato: per l’Associazione Custom Biker, il presidente Moreno Persello e Angelika Bianchi; per l’Ateneo friulano, il prorettore, Andrea Cafarelli, la vice coordinatrice del corso di laurea in Relazioni pubbliche, Iris Jammernegg, e la relatrice della tesi di laurea, Federica degli Ivanissevich.

Il premio è rivolto agli studenti dell’Ateneo friulano che intendono fare una tesi di laurea sull’impatto turistico, promozionale ed economico del motoraduno lignanese. Il bando prevede che i candidati presentino un progetto di tesi da condividere con l’Associazione Custom Biker e collaborino alla preparazione del raduno, il più grande e importante in Europa.

Biker Fest: l’edizione record del 2024.

Nel 2024, la 38 esima edizione della manifestazione ha portato oltre 240.000 visitatori internazionali a Lignano Sabbiadoro. Con un impatto economico sul territorio di 60 milioni di euro è diventato il primo evento di settore europeo e al terzo posto al mondo dopo Sturgis e Daytona.

Dal 1987 l’Associazione Custom Biker di Majano è uno dei riferimenti internazionali negli ambiti del motociclismo turistico e sportivo, della sicurezza stradale e della diffusione della cultura, della storia e dell’arte motoristica.

Il segreto è la passione.

«Se – ha detto Moreno Persello – lamore di un umile ragazzino degli anni ’70 per la musica rock, le moto e gli psichedelici chopper americani è riuscito a far crescere un intero settore motociclistico fino a competere con i colossi americani, forse un segreto c’è, ed è la passione. La mia curiosità mi ha portato a investire molto nella conoscenza: nelle letture, abbonandomi a tutte le riviste internazionali, nei viaggi, fatti per conoscere e toccare con mano ciò che diversamente non avrei potuto capire. Come nella teoria di Darwin ho tenuto il buono e scremato il resto. Questo oggi ci ha portati fino a qui. Far conoscere la nostra regione – ha concluso Persello – sotto il profilo turistico, tecnico e artistico, contribuendo anche economicamente alla sua crescita, mi riempie di orgoglio».