Trasportato in elicottero all’ospedale di Tolmezzo.
Intorno alle 12, tramite chiamata della Sores, è stata attivata la stazione di Cave del Predil per soccorrere un ragazzo sloveno colpito da una scarica di ghiaccio e neve durante la scalata di una cascata di ghiaccio. Si tratta di T. C. del 1993, di Kranj, che si trovava da capocordata alla fine della seconda lunghezza di corda della cascata denominata “al Fortino”, situata nei pressi del Lago del Predil.
La scarica ha fatto “volare” (termine tecnico del gergo dell’arrampicata che sta ad indicare il tratto di caduta effettuato perdendo l’appoggio o l’appiglio, prima che la corda trattenga la caduta stessa al primo ancoraggio sottostante, ndr) il giovane per una quindicina di metri, procurandogli la frattura di tibia e perone. Sul posto è intervenuto l’elisoccorso della centrale operativa di Udine e, a supporto, una squadra di dieci tecnici di soccorso della stazione di Cave e della Guardia di finanza di Sella Nevea.
L’elicottero ha portato sul posto il personale sanitario e alcuni tecnici con diverse verricellate. Il ragazzo è stato soccorso e stabilizzato e poi trasportato in elicottero all’ambulanza partita da Tarvisio che attendeva vicino al Lago e con questa in ospedale a Tolmezzo. L’intervento è stato reso più complicato e pericoloso a causa di altre scariche di neve e sassi che hanno messo costantemente a rischio lo stesso personale tecnico e sanitario. La causa di tali scariche era dovuta al brusco innalzamento delle temperature e al fatto che la parete era esposta ad Est, dove ha preso tutto il sole del mattino. Sul posto anche i carabinieri del nucleo radiomobile per gestire la viabilità nei pressi del lago.
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