La scomparsa a Fagagna di Gaetano Longo.
È stato consigliere comunale e personaggio noto a Tarvisio tra fine anni ’80 e inizio anni ’90. La scomparsa di Gaetano Longo, l’uomo di 67 anni stroncato da un infarto mentre si recava in un tabacchino di Fagagna, ha riportato alla mente la sua figura in tutta la Valcanale.
Già, perché la “meteora” Longo ha caratterizzato una pagina importante della storia politica locale. L’avvocato, che opera in provincia di Udine, irrompe sulla scena a fine anni ’80, al tramonto della legislatura che vede alternarsi i sindaci Vito Anselmi e Claudio Klavora. Nel 1985 matura la scissione tarvisiana tra Psi e Psd e col tempo nasce una giunta “anomala” guidata da Anselmi e sostenuta da Dc e Psd, con il sostegno esterno dell’Msi.
Longo arriva con un progetto alternativo, la Lista Civica Tarvisiana, e si propone con una linea di rottura con le forze politiche di comando. Nei dibattiti, sono forti le sue posizioni soprattutto sul settore urbanistico, in particolare sulla Variante 22 al Piano regolatore comunale che sarà approvata appena nel 1991, nella legislatura successiva. Nel 1990, l’avvocato tenta l’avventura alle comunali ed è un successo: riesce a entrare in consiglio assieme ad altri esponenti della Lista Civica Tarvisiana, ossia Marika Mazzoli, Francesco Attisani e Claudio Klavora. Siede sui banchi dell’opposizione, in un consiglio comunale guidato dalla Giunta con sindaco Herbert Rosenwirth.
Nel 1993, al termine di un periodo turbolento, arriva per Tarvisio il commissariamento e si va a nuove elezioni. Chi si aspetta che Longo si candidi a sindaco rimane spiazzato: l’avvocato si limita a sostenere esternamente la lista Progetto Tarvisio. Si conclude così la sua esperienza in comune, ma c’è tempo per un colpo di teatro: una sera, il consigliere – reduce da un incidente – si presenta in consiglio comunale in barella, proprio perché si vota la famigerata Variante 22 al Piano Regolatore e lui vuole essere presente.
Ma la sua attività è stata anche esterna al territorio valcanalese. Nel 1990 viene eletto consigliere in Provincia di Udine con il Partito Repubblicano e, in seguito, prova a candidarsi al Parlamento con il Partito Liberale, senza essere però eletto. Longo, negli ultimi anni, si vedeva sporadicamente a Tarvisio, e possedeva invece un’abitazione a Fagagna.
“È stato un protagonista in anni turbolenti, ponendosi in netta antitesi con il Psdi e, soprattutto, i socialisti – ricorda Franco Baritussio, ex sindaco di Tarvisio -. La sua politica di rottura, ai tempi, fece scalpore e gli consentì di maturare un certo successo personale. Una figura che ha sancito idealmente il passaggio fra Prima e Seconda Repubblica sul territorio. Nel 1993 a Tarvisio si è chiusa un’epoca”.