Riaperto il confine tra Friuli e Austria.
L’attesa è finita. Da mezzanotte, i confini tra Friuli e Austria sono di nuovo aperti. Quella di oggi è una giornata speciale soprattutto per quanti attendevano di riabbracciare i propri cari rimasti oltre le frontiere chiuse. Il lockdown ha separato gli affetti, ma ora l’emergenza è rientrata.
Grande festa soprattutto a Tarvisio. Ieri, poco prima dello scoccare della mezzanotte, molti cittadini si sono radunati al valico di Coccau per un flash mob di “bentornato” agli amici austriaci. La presenza di questi ultimi è vitale anche per l’economia tarvisiana: dallo storico mercato coperto agli esercizi commerciali, molte attività trovano linfa proprio dalla presenza dei vicini carinziani. Senza, ovviamente, dimenticare gli sloveni. Un brindisi e tanti abbracci hanno sancito il ripristino della libera circolazione, ripristinando l’ormai radicata filosofia “senza confini”.
A fare da antipasto al flash mob, nel pomeriggio, ci avevano pensato le autorità. Il sindaco di Tarvisio, Renzo Zanette, ha invitato i colleghi austriaci e sloveni a Coccau. Erano presenti i sindaci Erich Kessler (Arnoldstein), Dieter Mörtl (Feistritz and der Gail), Christian Poglitsch (Finkenstein), oltre alla vicesindaco di Villach, Gerda Sandriesser. Da parte slovena, hanno partecipato i primi cittadini Jani Hrovat (Kranjska Gora), Valter Mlekuz (Bovec) e Blaz Racic (Jesenice). Non è voluto mancare nemmeno Stefano Mazzolini, tarvisiano e vicepresidente del Consiglio regionale.
“È stata – racconta Zanette – una grande emozione ritrovarmi a Coccau con 7 sindaci del nostro territorio Senza Confini, in una occasione indimenticabile, resa ancora più importante da una semplice merenda e da un brindisi speciale. Sindaci che amano l’Italia, che amano la nostra Tarvisio. Ho sottolineato loro come una grande comunità come la nostra non può essere divisa da barriere che improvvisamente diventano invalicabili”. Superata l’emergenza coronavirus, si volta pagina: “A tutti – conclude Zanette – sono mancati la collaborazione e la grande amicizia tra le nostre popolazioni. Gli scambi commerciali e i flussi turistici sono importantissimi, di questo ne siamo consapevoli, ma i rapporti umani che ci legano sono qualcosa di indescrivibile. Sono certo che abbiamo bisogno di stare insieme, perché insieme siamo una forza e perché i nostri cittadini sono un popolo che si sente unito”.
Da ieri, lunedì, è possibile anche varcare nuovamente il confine con la Slovenia, anche dai valichi secondari.