Sara Albano ha aperto il suo studio osteopatico a Tarvisio.
È stato inaugurato, giovedì 6 luglio, il primo studio osteopatico a Tarvisio. Una disciplina in grado di occuparsi della salute del singolo individuo nella sua globalità, che punta a donare benessere, fin dalla tenera età.
Questa è proprio la disciplina nella quale Sara Albano, 30 anni tarvisiana, ha deciso con fermezza di laurearsi, realizzando così il sogno nel cassetto che aveva fin da bambina, ovvero quello di aprire uno studio tutto suo, proprio a Tarvisio, il suo paese. “Sono davvero molto orgogliosa di aver realizzato il mio sogno e soprattutto di aver aperto il mio negozio qui, nel mio paese” racconta Sara, che si appassionò a questo mondo quando, ancora piccola, quando il suo maestro di sci la portava dal professionista che le curava postura, ma non solo.
Sara infatti rimase affascinata da tutte quelle nozioni, quegli accorgimenti , quei suggerimenti che riuscivano magicamente a farla stare meglio. “Ho capito fin da subito che quella era la strada che volevo percorrere, così non mi sono fermata davanti a nulla, nemmeno alle difficoltà” spiega la ragazza. Il percorso, infatti, è stato tutt’altro che semplice. Dopo la laurea triennale in scienze motorie infatti, Sara ha fatto la pendolare per ben cinque anni, facendo su e giù da Tarvisio a Saronno, dove ha frequentato l’accademia che le ha poi consentito di poter esercitare la tanto ambita professione.
“Sono stati cinque anni duri, fare la pendolare non ha di certo agevolato il mio percorso, ma ho fatto affidamento alla mia forte motivazione nel voler diventare ciò che sono oggi e quindi non ho mai mollato -prosegue Sara- oltretutto, ho continuato e continuo tutt’ora a svolgere anche la professione che mi accompagna da sempre, quella di maestra di sci, dal 2013 per la Evolution 3 Land e quella di allenatrice di sci, per la Tarvisio racing team, dal 2015″. Una ragazza piena di risorse, di grinta, con una forza di volontà che la caratterizza.
“Tanto sacrificio indubbiamente, pochissimo tempo libero e una buona dose di audacia nell’aver intrapreso una disciplina che, nonostante sia ancora a mio avviso sottovalutata, mi impegnerò a fare conoscere non solo nel mio paese, ma anche a tutti coloro saranno interessati a saperne di più“, aggiunge Sara, che proprio dallo sport ha imparato a non mollare davanti a quelle che all’apparenza le sembravano difficoltà insormontabili. “Sono una persona caparbia e testarda, lavoro sodo per quello in cui credo e sono certa che in un futuro nemmeno troppo lontano, la figura dell’osteopata prenderà piede nella giusta maniera in cui merita”, conclude.