I progetti per la valorizzazione della Foresta di Tarvisio.
“Devono essere promosse tutte le iniziative ritenute utili perché la bellezza della Foresta di Tarvisio e il suo sviluppo siano al centro dell’agenda di tutte le Istituzioni e delle comunità interessate“. Così si è espresso il Capo Dipartimento delle Libertà Civili e Immigrazione, prefetto Michele di Bari, all’esito dell’incontro svoltosi oggi presso la caserma carabinieri forestali di Tarvisio a cui ha partecipato il Sindaco di Tarvisio, Renzo Zanette, il Vicario della Prefettura di Udine, Roccatagliata, il Comandante dei Carabinieri Forestali di Tarvisio, Menazzi e dirigenti della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia.
La riunione è stata concordata per continuare il confronto in merito alla valorizzazione del grande patrimonio naturalistico rappresentato dalla Foresta di Tarvisio, compendio di proprietà del Fondo Edifici di Culto di oltre 23.000 ettari, per la maggior parte a bosco, al confine con l’Austria e la Slovenia e ricadente nei comuni di Tarvisio, Malborghetto-Valbruna e Pontebba. Si tratta di un vasto patrimonio conservato e gestito anche grazie ad apposita convenzione tra il Ministero dell’Interno – Dipartimento Libertà Civili e Immigrazione – Direzione Centrale per l’Amministrazione del Fondo Edifici di Culto e il Ministero della Difesa – Arma Carabinieri – Comando unità forestali, ambientali e agroalimentari.
Mediante l’attivazione di appositi accordi tra i diversi Enti interessati, si intende promuovere nuove iniziative per valorizzare le potenzialità dell’area e l’offerta del comprensorio in relazione alle nuove esigenze di fruizione turistico – sportive. Sotto tale profilo sono quindi state dettagliatamente analizzate le diverse risorse che il comprensorio assicura in tutte le stagioni, non solo in quella invernale, sia sul piano naturalistico che sportivo. Oltre alla implementazione delle utilizzazioni boschive nel rispetto della biodiversità e della valenza ambientale e geologica del territorio, è emersa anche l’opportunità di dare impulso agli investimenti per il miglioramento della viabilità forestale, a servizio non solo della proprietà del Fec ma dell’intero versante montano, quale strumento per migliorare l’accesso all’offerta turistica (agriturismi, mountain bike, piste ciclabili e ippovie, ecc.) e volano per l’insediamento di nuove attività.