Le polemiche per l’uscita di Babbo Natale per le vie di Tarvisio.
“La domanda che ci poniamo è questa: esistono tradizioni di serie A e di serie B, a Tarvisio? E ancora, l’emergenza sanitaria vale soltanto per qualcuno, o per tutti?”. Parte da questa premessa l’amarezza dell’Associazione S. Nicolò e i Krampus di Tarvisio Alto, che contesta le recenti scelte del Comune.
L’oggetto del contendere è legato alle uscite di Babbo Natale che porta doni ai bimbi durante le Festività nelle vie del capoluogo. “Può essere vista come una bella notizia e iniziativa – dicono i “diavoli” di Tarvisio Alto -. Per noi dell’Associazione , invece, rappresenta una scelta che ci lascia l’amaro in bocca. Siamo basiti e non lo nascondiamo. Anche noi ci siamo dovuti arrendere al Covid-19: niente sfilate, niente falò, niente festa. Lo capiamo e ci siamo adeguati. Ogni azione è utile per limitare i contagi da coronavirus. E tante tradizioni, come anche per esempio la Fiaccolata del Lussari, hanno dovuto alzare bandiera bianca e rimandare l’appuntamento al prossimo anno. In questo, sebbene ci sia costato tanta amarezza, abbiamo dimostrato senso di responsabilità, al pari di altre associazioni”.
“Il nostro gruppo Krampus – prosegue l’associazione – si è confrontato con le forze dell’ordine e ha preso atto che, purtroppo, viste le leggi vigenti quest’anno, non sarebbe stato possibile organizzare nulla che potesse sfociare in assembramento, anche minimo. E ora, ecco che spuntano le sfilate di Babbo Natale per le vie del paese. È possibile garantire sicurezza e distanziamento?“.
Insomma, pare – a detta del sodalizio – che ci sia stata una disparità di trattamento. “La scelta di sindaco e giunta ci appare incomprensibile, ingiusta e forse, chissà, motivata da volontà di visibilità personale. Tutti siamo chiamati a sacrifici e dobbiamo rispettare quanto prescritto, senza deroghe. Ancor di più, ci fa specie che qualche esponente del comune abbia detto che noi non abbiamo mai presentato alcuna richiesta in municipio. Non è così e lo sa bene: ma l’alternativa di proporre una manifestazione Krampus “statica” ci sembrava svilire la tradizione e quindi abbiamo preferito declinare, per non rovinare quel clima di festa e magia al quale, purtroppo, siamo stati costretti a rinunciare a causa del coronavirus. L’iniziativa della giunta, invece, è un “fare figli e figliastri”. Noi non ci stiamo“.