Il concerto di Manu Chao.
C’è chi durante questa giornata di musica ha ballato e chi mente. L’energia italo-brasiliana del Selton apre questa incredibile seconda domenica di musica della 29esima edizione del No Borders Music Festival. Il loro sound, sospeso tra la nostalgia del ritmo brasiliano e la delicatezza voci del trio, ha preparato il pubblico all’entrata in scena di Manu Chao.
Quando Manu Chao sale sul palco è un’ovazione, prima ancora che parta il primo giro di chitarra tutto il pubblico è in festa. Una voce, due chitarre, di cui una oltre lo stesso Manu Chao era Luciano Salvadori, e una percussione, Miguel Rumbao Serrano, per un concerto in acustico con un’energia fuori dal comune durato due ore.
Quando si dice Manu Chao si parla di culto, di visione di vita, di libertà, la medesima che lo stesso cantautore celebra sul palco urlando al suo pubblico saltante “Viva la libertà sempre!” Non una parola delle sue canzoni finisce a vuoto, sottolineando come i suoi testi parlino a tutti senza distinzioni, scolpendo uno spaccato di vita continuo e condiviso. Me Llaman Calle, La Vida Tombola, Mala Vida, Mr Bobby, Mi Vida, Mentira, King Of The Bongo, Clandestino, Bienvenida a Tijuana, El Viento e chi più ne ha più ne metta, ogni canzone viene cantata e ballata all’unisono dal pubblico, che già dal primo giorno di annuncio del concerto aveva esaurito tutti i biglietti.
Inventore dello stile Patchanka, l’artista franco-spagnolo ha evocato, con l’aiuto di due soli strumenti, il genere di cui è capostipite, trasmettendo tutto il suo carisma. Il segreto di tanto successo? La spontaneità e l’autenticità. Sono ormai decenni che Manu riscuote tanto successo, fin dagli albori con i Mano Negra, e il suo pubblico non l’ha mai abbandonato, anzi si è via via ampliato, assorbendo al suo interno tutte le fasce d’età, nessuna esclusa. Il No Borders Music Festival 2024 prosegue sabato 3 Agosto al Rifugio Gilberti (Sella Nevea) alle ore 14:00 con il Mystery Concert.