Buone notizie per il Rifugio Corsi.
Quando è stato chiuso, nel 2018, in molti temevano che avrebbe finito per non aprire mai più, invece sono arrivate buone notizie: prima i fondi per la sua sistemazione, poi il via libera ai lavori e così il Rifugio Corsi, nel cuore delle Alpi Giulie, una delle strutture gestite più alte del Friuli, sarà finalmente ristrutturato.
Una novità meravigliosa per gli amanti di quelle montagne: l’edificio, infatti, si trova in un ambiente naturale grandioso, sotto le incredibili pareti dello Jôf Fuart, e si affaccia su un panorama unico e spettacolare oltre che essere un punto di riferimento per le suggestive traversate e ferrate che offrono le Giulie.
I tempi per la riapertura non saranno brevissimi, ma la Società Alpina delle Giulie-Sezione di Trieste del Cai guarda al futuro con ottimismo dopo che, nell’aprile di quattro anni fa, aveva inviato una lettera aperta lanciando un appello per la ristrutturazione del rifugio che ha ormai più di 90 anni (risale al 1925).
A febbraio era arrivata la notizia che la Regione Fvg aveva stanziato un maxi-finanziamento di 950.000 euro atto a coprire l’80 per cento del fabbisogno finanziario per la sistemazione del Corsi mentre il restante 20 per cento rimaneva a carico della Società Alpina delle Giulie (concessionaria dell’edificio che appartiene al Fec) che si sta dando da fare per recuperare i fondi e raggiungere la cifra di 1.192.460 euro stimati per portare a compimento i lavori.
Per la sistemazione era stato indetto un concorso di idee, ma il progetto vincitore prevedeva la quasi completa ricostruzione del rifugio e aveva scatenato un certo dibattito. Non sarà però concretizzato: l’importo stanziato consentirà il recupero e la ristrutturazione del tetto, la messa in sicurezza della teleferica, i nuovi impianti e gli arredi, superando così le carenze funzionali e strutturali dell’edificio.
A maggio, infatti, è arrivato, proprio da parte del Fec – Fondo edifici di culto, l’autorizzazione a dare inizio ai lavori di ristrutturazione. La progettazione è stata quindi affidata allo studio STARassociati di Trieste assieme a G Studio di Torino che procederanno, appunto, con le pratiche anche per ottenere il nulla osta da parte della Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio del Fvg dato che il rifugio è vincolato.
“A questo punto – conclude la Società Alpina delle Giulie -, si guarda con ottimismo ai futuri sviluppi che porteranno alla ristrutturazione del Rifugio Guido Corsi per renderlo nuovamente fruibile al pubblico, riportandolo ad essere un punto di riferimento per i tanti appassionati frequentatori delle Alpi Giulie”.
Il Corsi (che si trova a 1876 metri di altitudine) infatti è sempre stato un rifugio frequentatissimo da escursionisti ed alpinisti provenienti anche da Austria, Slovenia e Croazia. Aperto da maggio a ottobre metteva a disposizione dei suoi ospiti 70 posti letto ed un servizio base di ristorazione. I posti letto ora dovranno essere ridotti per fare spazio alle nuove esigenze.