La banda di ladri scoperta nella stazione di servizio a Tarvisio.
In auto avevano un bottino cospicuo, oltre ai “ferri del mestiere” per azioni criminose. I loro intenti, però, sono stati frustrati dalla Polizia ferroviaria.
È accaduto lunedì pomeriggio a Tarvisio. Qui la Polfer ha notato, nei pressi di una stazione di servizio, una vettura di grossa cilindrata con a bordo 3 uomini i quali, alla vista degli agenti e pensando di non essere notati, hanno cercato di nascondere zaini e marsupi riposti sui sedili. Insospettiti dal loro comportamento, gli agenti hanno dato seguito al controllo di polizia. I tre, cittadini kosovari tra i 37 ed i 42 anni, sono stati dunque perquisiti.
Dal controllo personale non è risultato alcunché, non così da quello del veicolo. Gli zaini che maldestramente hanno cercato di occultare contenevano, infatti, telefoni cellulari, ricetrasmittenti e perfino uno jammer telefonico, apparecchio il cui utilizzo è vietato in Italia e capace di impedire la comunicazione radiotelefonica nonché di disturbare i segnali degli antifurti di auto e abitazioni. Una delle borse, che, al momento della perquisizione, uno degli stranieri ha tentato ancora di occultare tra le altre, ha rivelato essere piena di banconote di piccolo taglio per un importo di oltre 128 mila euro. Dal bagagliaio, infine, è emersa una moltitudine di strumenti atti allo scasso: cacciaviti, avvitatore con relative punte, uno specchietto allungabile, aste con pinze, un martello levachiodi, una mazza di legno.
Non essendo i tre in grado di giustificare la provenienza dell’elevato importo in denaro né, tantomeno, potendo giustificare il possesso di una simile attrezzatura con alcuna professione, in quanto nessuno di loro svolge attività lavorativa lecita, tutti sono stati denunciati a piede libero per ricettazione e per il possesso di chiavi alterate e grimaldelli. I successivi approfondimenti investigativi hanno permesso di appurare che due dei tre stranieri non erano in possesso di un idoneo titolo per soggiornare nel nostro Paese; sono stati quindi denunciati anche per ingresso e soggiorno illegale sul territorio nazionale ed infine accompagnati in una struttura adeguata per essere sottoposti alla prevista quarantena e per la successiva procedura d’espulsione. Il terzo kosovaro in possesso di regolare permesso di soggiorno austriaco, terminati gli adempimenti di rito, dopo essere stato denunciato a piede libero, è stato rilasciato.
L’intervento della Polfer di Tarvisio ha verosimilmente interrotto ogni iniziativa criminale del gruppo. Denaro ed attrezzatura sono stati posti sotto sequestro.