Il campus respiratorio dell’Alpi per i bambini che soffrono d’asma.
L’aria della miniera aiuta i bambini che soffrono d’asma: per questo, anche nell’estate 2024, l’associazione Alpi – Allergie e Pneumopatie Infantili organizza il Campus respiratorio, che dal 25 agosto al 1 settembre si svolgerà a Fusine presso la casa vacanze della Parrocchia di Lignano, gentilmente concessa.
Lo scopo del soggiorno è di rendere autonomi i bambini nella gestione dell’asma, riconoscendo da soli i sintomi ed eseguendo in modo appropriato la terapia e l’attività fisica, così importante in questa fascia d’età. Si proseguirà anche con il progetto della forestoterapia, visti i buoni risultati con l’inalazione delle essenze arboree presenti in montagna.
Tutta l’attività viene svolta sotto forma di gioco e relax, in modo da mettere i bambini nelle migliori condizioni fisiche e psicologiche. Sarà anche riproposta l’attività ultra-decennale con la speleoterapia nell’ex miniera Raibl di Cave del Predil.
La speleoterapia è una forma particolare di terapia climatica che si avvale dell’effetto terapeutico del microclima presente nelle grotte e nelle miniere dismesse. Presupposto per l’uso terapeutico di centri di speleoterapia fredda sono le seguenti caratteristiche microclimatiche: temperature basse costanti, umidità relativa intorno al 100%, elevata purezza dell’aria, correnti d’aria moderate, assenza di inquinanti e di allergeni.
Nel corso degli anni, il 30% dei ragazzi ha riportato un miglioramento dell’asma, valutato non solo clinicamente, ma con metodi più sensibili, come la spirometria, la temperatura dei gas del respiro e l’ossido nitrico esalato, finissimo marcatore d’infiammazione bronchiale. Detto miglioramento in genere persiste per qualche mese, spesso senza bisogno di aggiungere dei farmaci. La speleoterapia sarà al centro di un incontro, organizzato dall’Alpi per il 30 agosto nell’Auditorium di Tarvisio, dove saranno esposti i risultati di 12 anni di progetto.