Tarvisio si prepara per i Campionati mondiali junior di sci alpino. Oltre 350 atleti, tra le future promesse dello sci mondiale, in rappresentanza di 60…Read More→
Una nuova lince nella foresta di Tarvisio. Un nuovo abitante per la foresta di Tarvisio: nei giorni scorsi, infatti, i Carabinieri Forestali hanno rilasciato una…Read More→
Tarvisio è una località montana della provincia di Udine, in Friuli Venezia Giulia, situata ai piedi delle Alpi Giulie. La cittadina è nota per la sua natura incontaminata, le sue attività all’aria aperta e la sua ricca tradizione culturale. Tarvisio è circondata, infatti, da ampie vallate e boschi, tra cui la Foresta di Tarvisio, la più grande foresta demaniale d’Italia. Gode di un clima mite, con estati calde e inverni freddi ma non rigidi.
La storia
Il nome “Tarvisio” deriva dalla popolazione celtica dei Taurisci, che occupavano la zona in epoca preromana. Nel Medioevo, Tarvisio era un importante centro commerciale e industriale. Era sotto il controllo del Capitolo di Bamberga, che le concesse nel 1456 il privilegio di tenere una fiera annuale, che si svolge ancora oggi. Nel XV secolo, la città fu saccheggiata dai Turchi. A partire dagli anni venti del Novecento, Tarvisio ha ricevuto consistenti flussi migratori dal Friuli e dal resto d’Italia. Questo ha portato a una radicale trasformazione della composizione etnica della città. Nel 1939, Tarvisio e gli altri comuni della Val Canale furono interessati dalle Opzioni in Alto Adige. Un gran numero di cittadini, non solo di parlata tedesca, ma anche slovena, optarono per la cittadinanza tedesca e si trasferirono in Carinzia.
Cosa vedere a Tarvisio
Tarvisio offre ai visitatori un’ampia scelta di attività da poter praticare, sia in estate che in inverno. In estate, è possibile fare escursioni a piedi, in mountain bike o a cavallo, visitare i laghi di Fusine, il Monte Lussari o il lago del Predil. In inverno, Tarvisio è una destinazione ideale per gli amanti dello sci, dello snowboard e dello sci di fondo.
Lago del Predil
A una decina di chilometri da Tarvisio si trova il lago del Predil, un bacino d’acqua di origine glaciale con un’isoletta centrale che aggiunge ulteriore fascino e mistero. Analogamente al lago d’Anterselva, anche la genesi del Predil è avvolta da leggende che collegano cupidigia e crudeltà a punizioni divine. La narrazione racconta di una fredda notte di pioggia in cui una donna con un neonato vagava invano alla ricerca di ospitalità nel paese, noto per la bruschezza degli abitanti. Solo una anziana coppia di modesti contadini offrì loro cibo e rifugio. Il mattino seguente, la valle si svegliò sommersa dalle acque del lago. La casetta dei contadini fu l’unica a salvarsi, mentre della madre e del bambino scomparvero le tracce. Il lago del Predil si trova nei pressi di Cave del Predil, nella Val del Rio Bianco, già rinomata in epoca preromana per l’estrazione di zinco e piombo. Le miniere rimasero in attività fino al ’91, alterando radicalmente il paesaggio circostante e svolgendo un ruolo cruciale durante la Grande Guerra. Non lontano si erge il Passo del Predil, che conduce direttamente in Slovenia. Ho scoperto con fascino alcune strutture militari ancora visibili e visitabili oggi, sebbene abbiano bisogno di una migliore cura, insieme al Memoriale Austriaco.
I laghi di Fusine
I laghi di Fusine rappresentano una meraviglia facilmente esplorabile anche con bambini piccoli: due specchi d’acqua di origine glaciale collegati da sentieri agevoli, incastonati nella straordinaria cornice calcarea del massiccio del Mangart. Il verde abbagliante di queste acque è incredibile, senza nulla da invidiare ai laghi più celebri del Canada, come quelli visitati l’anno scorso tra i parchi di Jasper e Yoho. Una vera sorpresa è il Rifugio Zacchi, dove, in una conca che si inclina dolcemente verso il lago, ci si imbatte in mandrie di affascinanti mucche e cavalli selvatici. Questo intimo contatto con la natura è ciò che mi manca di più e allo stesso tempo mi affascina del Friuli.
Le tradizioni
Tarvisio è una località ricca di tradizioni culturali, tra cui i Krampus, i diavoli che a suon di grida e campanacci annunciano per le strade del Tarvisiano l’arrivo di San Nicolò.