Pignarûl di Tarcento, la previsione del Vecchio Venerando: non sarà un anno facile, ma poteva andare peggio

Il fumo del Pignarûl Grant di Tarcento è andato a Sud: il 2025 non sarà un anno facile, ma poteva andare molto peggio. E’ questa la previsione del Vecchio Venerando che ha interpretato la direzione del fumo e le faville scaturite dalle fiamme per interpretare il 2025 appena iniziato. Il responso? Un anno difficile, ma non insormontabile.

Pesano però le difficoltà economiche: “Quello che abbiamo dobbiamo tenerlo da conto”, ha affermato il Vecchio Venerando, invitando i presenti a dare valore ciò che abbiamo e custodirlo con cura. Il 2025 non sarà dunque facile, “ma con attenzione potremo affrontare le difficoltà”.

Anzil: “Un invito a riconoscere e conservare ciò che abbiamo”.

Il vicegovernatore del Fvg MArio Anzil con il Vecchio Venerando accanto al Pignarul grant di Tarcento

“L’aspetto straordinario di questa tradizione è che esiste un legame labile con il mondo contadino, a cui tutti apparteniamo, con la terra, con il ritmo delle stagioni, con le fasi lunari: non dobbiamo rescindere questo legame, ma conservare questa tradizione”.

Lo ha commentato il vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia Mario Anzil a margine dell’accensione del Pignarul grant a Coia di Tarcento, tributando “complimenti a tutti quelli che hanno permesso la realizzazione di una meravigliosa serata nella Perla del Friuli, che ha superato anche previsioni meteo non favorevoli”.

“Le suggestive parole del Venerando ci invitano – ha aggiunto Anzil – a conservare e valorizzare quello che già abbiamo: è un concetto in linea con la bellezza delle nostre tradizioni. Che sia un insegnamento per tutti: dobbiamo guardare al passato, da dove veniamo, e con questa consapevolezza guardare al futuro e impegnarci ogni giorno ad aiutare gli altri. Siamo oltremodo grati per questo messaggio di saggezza al Venerando”.