Svolte delle indagini nelle acque del torrente.
Rimane alta l’attenzione sugli effetti che potrebbe avere la nuova centralina di Crosis sul torrente Torre, a Tarcento. Qualche giorno fa, infatti, il biologo Alberto Candolini si è recato sul posto per svolgere delle analisi nelle acque.
“Per ora tutto sembra procedere bene – ha scritto -, anzi, meglio del previsto. Sono aumentate le comunità biologiche del corso d’acqua ed i dati qualitativi sono confortanti”. Inoltre, secondo alcuni esperti ittiologi, sarebbe presente una delle più elevate popolazioni di “gjavedòns” della regione, specie a rischio e tutelata a livello europeo.
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