Inaugurato il murales a Talmassons.
Se non sai pensare, comunicare e ascoltare, allora lasciami stare. E ancora: le donne sono come l’acqua che nutre il mondo, indispensabili per la vita. Sono le frasi dei ragazzi delle scuole di Talmassons immortalate nel murales realizzato all’esterno della palestra di via Argilars e inaugurato oggi alla presenza del presidente del Consiglio regionale, Mauro Bordin. Un modo per far partecipare tutta la comunità – come ha ricordato il sindaco Fabrizio Pitton – al progetto anti-violenza finanziato anche dalla Regione.
“Questi due bei messaggi – ha commentato Bordin, rivolgendosi ai tanti bambini che in ammirevole silenzio hanno assistito alla cerimonia – ci invitano a impegnarci per evitare che le incomprensioni sfocino nella violenza. Ricordatevi che anche quando si discute e magari ci si arrabbia, i problemi vanno risolti attraverso il dialogo. Tutti noi in questo modo potremo dare il nostro piccolo contributo per limitare il più possibile il ricorso alla violenza ed evitare che si ripetano tragedie come quella di Giulia Tramontano, una delle storie più terribili degli ultimi anni”.
In precedenza era stata l’assessore comunale alle Pari opportunità, Elena Ponte, a ricordare il lungo percorso di sensibilizzazione anti-violenza che è stato intrapreso da Talmassons, mentre Pitton ha annunciato l’imminente avvio di un progetto ancora più ampio in grado di coinvolgere altre amministrazioni pubbliche del medio Friuli.
Donato un alberello ai bambini.
Di lungo corso a Talmassons è anche la tradizione del dono di un alberello a ciascun alunno delle elementari, avviata dall’allora sindaco ed ex presidente del Consiglio regionale, Piero Mauro Zanin, presente anch’egli alla festosa cerimonia di oggi.
“Anche questo è un piccolo gesto simbolico – ha osservato Bordin prima della consegna delle piante – che però vi trasmette l’importanza di salvaguardare e tutelare l’ambiente. Voi siete ragazzi di paese, e anch’io provengo e abito in un piccolo paese: a volte magari ci lamentiamo perché nelle città c’è qualcosa di più, e invece io credo che dovremmo essere contenti di poter assaporare la natura, l’ambiente, la fauna e la flora, tanti aspetti che i vostri coetanei di città magari non hanno la possibilità di vedere”.
“Questo simbolo che il Comune oggi vi dona – ha concluso il massimo rappresentante dell’Assemblea legislativa – vuole perciò trasmettervi un testimone, come nelle staffette: continuate a impegnarvi per preservare la bellezza di questi luoghi“.