Silvia Furlani in gara alla Mezza maratona di Treviso.
Silvia non ha paura: “Cado, ma poi mi rialzo”. Con il suo passo incerto, lei è caduta tante volte. Ma non si è mai persa d’animo: “Tengo sotto controllo la malattia, a volte mi fa qualche sgambetto, ma molto più spesso vinco io”.
Al via della Mezza di Treviso – International Half Marathon, domenica 10 ottobre, ci sarà anche la friulana Silvia Furlani, 61 anni, da oltre 30 malata di sclerosi multipla. Partirà alle 7, con un anticipo di oltre due ore rispetto allo start ufficiale (previsto per le 9.30), in modo da giungere in tempo sul traguardo di viale Bartolomeo d’Alviano. Silvia ha scoperto di essere malata di sclerosi multipla nel 1986. Da allora, non si è mai fermata: maratone, mezze maratone, trail. In Italia, e non solo. Una volta ha anche rischiato la vita: “Nel 2006 mi sono persa nel deserto della Libia. Ho vagato tra le dune per 13 ore, poi mi hanno recuperata”. Nel 2017 ha percorso i 125 chilometri del cammino di Santiago di Compostela.
Chilometro dopo chilometro, Silvia porta con sé un messaggio di positività, determinazione, coraggio: “Senza lo sport non so come avrei fatto, è stata la mia ancora di salvezza. Non mi fermo mai, ogni domenica una gara. Quest’anno ho già corso diverse mezze maratone, Jesolo, dove ho sofferto il gran caldo, Verona e tante altre. Combatto il pregiudizio che i malati di sclerosi multipla siano destinati all’immobilità. L’obiettivo alla Mezza di Treviso? Arrivare in 6 ore”. Al suo fianco avrà un “angelo custode”, l’amica Nives, che l’accompagnerà lungo i 21 chilometri. Arriverà con il sorriso, come sempre. “Cado, ma poi mi rialzo”. La mezza maratona della volontà ha già una vincitrice.