La morte di Maradona e quel gol di mano a Udine nel 1985.
Mondo del calcio sotto shock. È scomparso ad appena 60 anni Diego Armando Maradona, il “Pibe de Oro” del calcio, capace con le sue magie di incantare il pubblico di tutto il mondo. A stroncare il fuoriclasse argentino, uno dei campioni più forti di tutti i tempi (per qualcuno il più forte) sarebbe stato un infarto. Ai primi di novembre era stato operato per la rimozione di un ematoma al cervello, intervento perfettamente riuscito. Oggi il tragico, inaspettato epilogo di una vita vissuta sempre sopra le righe.
Il sinistro magico di Maradona ha illuminato i campi di calcio del globo. Tra un eccesso fuori dal campo e un’invenzione geniale sul rettangolo verde, l’argentino ha calcato anche i campi italiani. È stato lui a fare grande il Napoli, vincendo con la maglia azzurra due scudetti. In Campania è rimasto dal 1984 al 1991, fra tantissimi alti e pochi bassi e portando in alto i partenopei, vincendo anche una coppa Uefa.
E così, Maradona ha fatto in tempo a farsi ammirare anche a Udine. Ma pure a… fare arrabbiare un altro campionissimo, Zico, probabilmente il più forte calciatore ad aver vestito la maglia bianconera friulana. Per un bizzarro incrocio del destino, “el Pibe de Oro” fu protagonista nell’ultima partita a Udine dell’asso brasiliano. Era il 12 maggio 1985 e il match sarebbe finito 2-2 con goal di Maradona all’88° a pareggiare le sorti dell’incontro. Cosa c’è di strano? Che anche in quella circostanza l’argentino sfoderò la “mano de dios”, segnando con l’arto superiore la rete che regalò un punto al Napoli. Una irregolarità che, allora, mandò Zico su tutte le furie. Maradona si sarebbe poi ripetuto al Mondiale dell’anno seguente, vinto da trascinatore della sua nazionale. Ma questa è un’altra storia.
Il campione argentino era anche questo. Capace di deliziare, ma anche far arrabbiare avversari e detrattori. Certo, di calciatori capaci di accarezzare e coccolare il pallone come lui forse non ce ne sono stati. E oggi gli appassionati di calcio si sentono più soli.