Italia battuta dalla Danimarca nella finale dell’inseguimento a squadre.
Niente da fare per l’Italia nell’inseguimento a squadre su pista ai Mondiali di ciclismo, che si è corsa nella serata del 5 agosto a Glasgow. La Danimarca ha vendicato la sua sconfitta alle Olimpiadi di Tokyo e ha conquistato la medaglia d’oro con un tempo di 3’45″191. Medaglia d’argento invece per l’Italia, che chiude in 3’47”396
Il team italiano, composto dai friulani Jonathan Milan e Manlio Moro, insieme a Francesco Lamon e Filippo Ganna, aveva brillantemente guadagnato il diritto di competere per l’oro dopo aver sconfitto la Nuova Zelanda con un tempo di 3’46″855. La Danimarca si era dimostrata ancora più forte, avendo eliminato l’Australia con un tempo ancora più rapido di 3’45″634, dimostrando di essere in gran forma per la finale.
Fedriga: “Orgoglio per il Friuli Venezia Giulia”.
“Una medaglia d’argento che conferma il talento dei nostri due ciclisti, il campione olimpico Jonathan Milan e l’azzanese Manlio Moro, i quali hanno condotto la squadra tricolore ad un passo dall’oro nella finale mondiale. Un risultato di grande livello internazionale, frutto di sacrifici e di un duro lavoro svolto quotidianamente provenendo da una scuola ciclistica di grandi tradizioni come quella del Friuli Venezia Giulia“.
Lo ha detto oggi il governatore Massimiliano Fedriga a commento del secondo posto conseguito dalla rappresentativa italiana – di cui fanno parte Milan e Moro – nell’inseguimento a squadre su pista ai Mondiali che si stanno disputando a Glasgow in Gran Bretagna. Come ha spiegato il governatore, se da una parte sul piano prettamente agonistico ci può essere del rammarico per non aver raggiunto la pedana più alta del podio iridato, dall’altra bisogna riconoscere che nello sport si deve tener conto del valore degli avversari, i quali in questa occasione, a differenza delle ultime Olimpiadi di Tokyo, si sono dimostrati più forti degli azzurri.
“Da questo prestigioso argento – ha concluso il massimo esponente della Giunta – lo sprone a ricominciare, dopo il giusto riposo, ad allenarsi con ancora più determinazione per continuare a essere uno dei motivi di autentico orgoglio sportivo di questa nostra regione”.