Anche il Fvg piange la morte di Paolo Rossi, eroe del Mundial 1982.
Per tutti, semplicemente, era “Pablito”. Questo 2020 disgraziato non finisce di riservare amarezze e, dopo la scomparsa di Diego Armando Maradona, arriva un altro lutto nel mondo del calcio. È morto a soli 64 anni Paolo Rossi, l’eroe dei Mondiali 1982 in Spagna, terminati con la vittoria dell’Italia che aveva galvanizzato un intero Paese.
Il grande bomber aveva trascinato la squadra azzurra, guidata in panchina dal mito friulano Enzo Bearzot, alla vittoria del “Mundial”. Convocato tra lo scetticismo generale, dopo essere rimasto invischiato nello scandalo calcioscommesse, Rossi si era scatenato in terra iberica. Favolosa tripletta al Brasile, due goal alla Polonia, un sigillo nella finalissima contro la Germania: e così il centravanti toscano, divenuto “Pablito” dopo la kermesse in Spagna, aveva trascinato l’Italia a un trionfo per certi versi inaspettato.
Paolo Rossi se n’è andato la scorsa notte a Siena, sconfitto da un tumore ai polmoni che l’ha consumato in pochi mesi. Anche in Fvg il cordoglio è grande. Più volte “Pablito” si era visto in Friuli, come per esempio al memorial Bearzot del 2011 a Gemona. Nella foto di copertina, proprio l’arrivo del bomber in terra pedemontana, qui ritratto assieme all’allora sindaco Paolo Urbani. Un altro grande campione ci lascia in questo 2020 dalle tante amarezze.