Denis Piceno: “Il navigatore di rally è come il portiere nel calcio”

Il vincitore assoluto del Trofeo Civibank racconta la sua annata e le sue esperienze.

Ventinove anni di età e quasi dieci da navigatore nei rally di tutta Italia e non solo. Denis Piceno, cividalese e fresco vincitore del Campionato automobilistico del Friuli – Venezia Giulia – Trofeo Civibank, si gode quello che rappresenta, per ora, il punto più alto della sua carriera, ma con lo sguardo sempre proiettato al futuro. Già, perchè essere premiati a pochi passi da casa, nella splendida Villa de Claricini di Bottenicco, da un guru dei motori come Giancarlo Minardi è al tempo stesso un traguardo che riempie di soddisfazione e che ti dà una voglia matta di tornare al più presto a “divorare la strada”.

Vincere il Civibank a livello assoluto significa aver ottenuto più punti di tutti sommando tutte le gare a cui si ha partecipato nell’anno solare. Non importa se “tutti” sono piloti o navigatori, non importa di che tipologia sono “tutte le gare”. Denis si era già aggiudicato la categoria navigatori nel 2015, mentre il successo “over all” va ad arricchire per la prima volta il suo palmares.

«È stato un anno intenso – racconta Denis – dove assieme ai piloti con cui ho gareggiato abbiamo sì vinto dei trofei, ma soprattutto viaggiato molto vivendo esperienze sempre nuove. In particolare con il campionato italiano WRC (primo posto classe R2 con Francesco Gonzo, Lorenzo Grani e Williams Zanotto, ndr) abbiamo girato tutto lo Stivale dal Rally del Salento al Valtiberina di Arezzo, dalla Marca Trevigiana fino alle strade di casa nostra».

Ed è proprio il Rally del Friuli – Venezia Giulia, terminato anche in quel caso con la vittoria classe R2, uno dei ricordi più belli del 2018, a cui si aggiunge il successo come equipaggio nel campionato Alpe Adria (classe R5) assieme al pilota Bernd Zanon, correndo anche in Austria, Slovenia e Croazia.

«Fare il navigatore – continua il 29enne di Cividale – è un po’ come il portiere nel calcio. Stai più nell’ombra, lavori tanto e ci vuole più tempo per ottenere risultati, ma quando questi arrivano la soddisfazione è doppia». E ora, ovviamente, occhi puntati sul 2019, con l’Alpe Adria di nuovo nel mirino e l’energia di sempre per affrontare altre gare. Se la strada va “divorata”, Denis è già a tavola.

Foto Fabio Tonizzo