Il sogno si realizza : l’Apu Udine batte Rimini e torna in serie A

La partita dell’Apu Udine nel campionato di Legadue di pallacanestro

Dopo 16 anni Udine torna in serie A di pallacanestro: l’Apu batte una coriacea Rimini 95 a 86 al termine di una partita bellissima in un PalaCarnera bollente e gremito in ogni dove.

Primo tempo in equilibrio che termina sul 44 a 43 peri i romagnoli. Udine tira maluccio dal campo (11 su 29) e non ha nulla dal suo leader Antonhy Hickey (0 punti e 0 su 4), ma sopperisce andando molto in lunetta, ben 19 tiri liberi tirati di cui 15 a segno. Rimini si aggrappa ai due americani, in particolare a Justin Johnson, autore di un primo tempo sontuoso da 15 punti con solo un errore al tiro.

Nella ripresa si sveglia finalmente Hickey che trova 9 punti nei primi 4 minuti e con una sua tripla dal palleggio crea il primo mini-allungo sul 58 a 52. Gli ospiti però non mollano e grazie a Robinson rimangono attaccati. 71 a 66 all’ultimo mini-intervallo. Nella quarta frazione c’è l’allungo decisivo: prima un paio di canestri nel traffico di Pullazi, poi Hickey e le pennellate d’autore di Alibegovic scavano il solco decisivo. L’Apu è in paradiso. Ben sei gli uomini in doppia cifra: Alibegovic 21, Johnson 16 e 10 rimbalzi, Hickey 13, 11 Pulazi e 10 a testa di Da Ros e Ikangi. Alla fine c’è l’invasione di campo sulle note di “we are the champions” con il presidente Pedone portato in trionfo.

Proprio il presidente fatica a trattenere le emozioni: “Ho appena finito di piangere e ora posso parlare. Voglio inanzitutto ringraziare il coach, l’accordo era che in tre anni dovevamo tornare in serie A e ci siamo riusciti prima. Ringrazio poi questo pubblico, loro meritano la serie A perchè sono troppo appassionati, abbiamo dietro un’intera città ed un’intera provincia. Ricordiamoci che non abbiamo mai comprato un diritto: abbiamo vinto la D, la C, la B, tutto. In cinque anni abbiamo fatto due finali e due semifinali e oggi chiudiamo con largo anticipo la promozione in serie A – il presidente è euforico – ora abbiamo un mese e mezzo di vantaggio su tutti per costruire la squadra di serie A. Una serie che mi voglio godere. Il mio sogno era portare Udine lì e devo ringraziare tutti, in primis mia moglie che mi ha trasmesso questa passione giocando ad alti livelli. Io ora non riesco a stare senza pallacanestro,non riesco a vedere altri sport. La pallacanestro è lo sport più bello del mondo”