Fabio Cudicini aveva 89 anni.
Fabio Cudicini, grande portiere italiano soprannominato “Il Ragno Nero”, si è spento Roma all’età di 89 anni. Nato a Trieste il 20 ottobre 1935, Cudicini ha scritto pagine memorabili della storia del calcio italiano, conquistando trofei prestigiosi e il cuore di generazioni di tifosi.
La carriera di Cudicini iniziò giovanissimo nel Ponziana, squadra della sua città natale. Il talento tra i pali lo portò presto all’attenzione dell’Udinese, che lo acquistò quando aveva appena 15 anni. Dopo aver debuttato in Serie B con i friulani, il giovane portiere iniziò un percorso che lo avrebbe condotto ai vertici del calcio nazionale e internazionale.
Il successo con la Roma e la consacrazione al Milan
Nel 1958, Cudicini approdò alla Rom. Con i giallorossi conquistò la Coppa delle Fiere nel 1961 e la Coppa Italia nel 1964, dimostrando una sicurezza tra i pali che lo rese un punto di riferimento per la squadra e per i tifosi.
Dopo il passaggio al Brescia per la stagione 1966-1967, fu con il trasferimento al Milan nel 1967 che la sua carriera toccò l’apice. A San Siro, Cudicini visse una vera e propria seconda giovinezza, contribuendo alla conquista dello scudetto nel 1968, della Coppa dei Campioni nel 1969 e della Coppa Intercontinentale nello stesso anno. Il suo stile di gioco, caratterizzato da riflessi fulminei e straordinaria reattività, gli valse il soprannome “Il Ragno Nero”, un omaggio alla sua agilità e all’iconica uniforme scura che indossava, che ricordava il leggendario portiere sovietico Lev Jašin.
Un talento mai visto in Nazionale
Nonostante le convocazioni in Nazionale, Fabio Cudicini non esordì mai con la maglia azzurra. Un’assenza che non ha tuttavia intaccato il suo status di icona del calcio italiano. Ancora oggi, è considerato uno dei più grandi portieri della storia del nostro calcio, ammirato per il suo carisma e per la sua capacità di trasmettere sicurezza alla squadra.