I controlli alle frontiere.
La situazione dei controlli alle frontiere nei Balcani occidentali si fa sempre più intricata, con l’Italia e la Slovenia che estendono le misure temporanee e i cittadini che subiscono l’inevitabile impatto. Mentre il regime di Schengen è stato temporaneamente sospeso tra Italia e Slovenia ufficialmente fino al 31 ottobre, i segnali indicano che potrebbe protrarsi ben oltre l’inizio dell’inverno.
Il governo sloveno ha annunciato che i controlli ai confini con la Croazia e l’Ungheria continueranno fino al 19 novembre. Questa decisione, secondo quanto comunicato dal governo di Lubiana, ha l’obiettivo di prevenire il terrorismo, l’estremismo e la criminalità , mirando a effettuare controlli su automobili e passeggeri selezionati piuttosto che fermare e controllare tutti coloro che attraversano la frontiera.
Il primo ministro sloveno, Robert Golob, ha espresso la sua speranza che l’Italia eliminerà i controlli delle frontiere entro Natale, consentendo alla Slovenia di fare lo stesso nei confronti di Croazia e Ungheria. Nonostante l’annuncio italiano di una possibile estensione dei controlli durante l’inverno, non c’è stata ancora una conferma formale da parte del governo italiano.
La questione dei controlli alle frontiere e come minimizzare l’impatto su cittadini e lavoratori transfrontalieri di questi tre Paesi sarà oggetto di discussione il 2 novembre a Trieste, dove i ministri dell’Interno di Slovenia, Italia e Croazia si incontreranno. Il 14 novembre, il premier sloveno, Robert Golob, si confronterà con la collega italiana, Giorgia Meloni, in una visita ufficiale che comprenderà anche il dibattito sui controlli alle frontiere.
Gli effetti dei controlli alla frontiera.
Durante questo periodo di sospensione del regime di Schengen tra Ungheria e Croazia, la polizia slovena ha effettuato solo pochi arresti. Solo due individui sospettati sono stati fermati al confine croato, tra cui un cittadino ecuadoregno che ha chiesto asilo politico, e sei arresti sono stati effettuati al confine con l’Ungheria, principalmente su individui senza documenti e permesso di soggiorno nell’Unione europea.
Le Preoccupazioni dei Residenti Frontalieri
Nel frattempo, c’è crescente preoccupazione tra i residenti frontalieri nel nord della Croazia. Il sindaco del comune di Kumrovec, Robert Šplajt, ha sollevato il problema, sottolineando che decine di migliaia di persone attraversano quotidianamente i valichi con la Slovenia per lavoro o motivi familiari. Ha anche lamentato il mancato adempimento delle promesse da parte della Slovenia di rimuovere una recinzione di filo metallico che impedisce un passaggio più agevole.
La situazione attuale dei controlli ai confini nei Balcani occidentali continua a sollevare domande e preoccupazioni per i cittadini coinvolti, mentre i governi cercano un equilibrio tra la sicurezza e la facilità di spostamento in questa regione cruciale dell’Europa. La riunione imminente tra i ministri dell’Interno dei Paesi coinvolti potrebbe gettare luce su come si intenda affrontare questa sfida complessa.