I trapianti aumentano del 20%, il Friuli tra le migliori regioni d’Italia

vice governatore della Regione, con delega alla Salute, Riccardo Riccardi, alla Giornata della Riconoscenza organizzata dall'Ado Fvg

I dati resi noti a Udine alla “Giornata della Riconoscenza”.

Il Friuli Venezia Giulia è ancora tra le regioni più virtuose in tema di donazione e trapianto di organi. La conferma arriva dai dati riferiti dal vice governatore della Regione, con delega alla Salute, Riccardo Riccardi, che ha preso parte all’auditorium don Bosco di Udine alla “Giornata della Riconoscenza” organizzata dall’Ado Fvg e rivolta alle 272 famiglie provenienti da tutta la regione che nel 2018 hanno scelto di donare gli organi di un loro congiunto.

“Nel 2019 i donatori di organi sono aumentati di oltre il 10 per cento e i trapianti di organi effettuati nei centri abilitati della nostra regione sono aumentati addirittura del 21 per cento” ha evidenziato Riccardi ricordando che complessivamente in Friuli Venezia Giulia dalla nascita del sistema di coordinamento dei trapianti regionale sono stati eseguiti 2381 trapianti. In questo stesso arco di tempo le donazioni sono passate da 700 a 1700 all’anno.

“Il Friuli Venezia Giulia è tra le regioni che registrano le migliori performance nel rapporto tra trapianti e numero di abitanti” ha ricordato ancora Riccardi, riconducendo questi risultati “al lavoro e alla storia importante e straordinaria che ha segnato questa terra, sempre capace di rialzarsi dalle difficoltà e trasformarle in generosità verso gli altri”.

Quest’anno alla cerimonia di consegna degli attestati di riconoscenza rilasciati dalla prefettura di Udine ha preso parte anche la dottoressa Lia Bellis in rappresentanza del Centro trapianti nazionali, a conferma della centralità del Friuli Venezia Giulia tra i nodi della rete trapiantologica nazionale. Ogni procedura di trapianto coinvolge 150 addetti con varie professionalità che fanno parte di un sistema di 15mila professionisti.

Da Domenico Montanaro, presidente dell’Ado Fvg, e da Roberto Peressutti, direttore del Centro regionale trapianti, è giunto l’appello a contribuire ad accrescere la sensibilità verso il dono e a ricorrere alla dichiarazione di volontà al momento della sottoscrizione del documento di identità personale, anche attraverso la collaborazione delle famiglie dei donatori che possono tramutare il dono in testimonianza.