I fondi raccolti saranno utilizzati per delle iniziative in Africa.
Un appuntamento atteso e ricco di novità: la dodicesima edizione dell’imbottigliamento di “Diamo un taglio alla sete” (il vino che grazie ad una grande gara di generosità si trasforma in pozzi di acqua potabile realizzati in Africa dal missionario friulano Dario Laurencig) si svolgerà sabato 5 e domenica 6 maggio a Nimis, nella cantina “i Comelli” in via Valle.
Gli organizzatori – i volontari che dal 2016 si sono costituiti in una Onlus, denominata appunto Diamo un taglio alla sete – hanno messo a punto un programma ricco di novità. Oltre ai vini – un bianco e un rosso denominati Vitae – debutterà quest’anno la birra, una pils che reca in etichetta lo slogan “Una (S)pinta di solidarietà”. Si potrà assaggiarla sin dalla serata di sabato, quando accompagnerà i piatti della “Cucina del mondo”: un tour gastronomico che spazierà dal Friuli alla Colombia, dal Perù al Bangladesh, dall’Eritrea allo Sri Lanka, dall’Argentina alla Croazia. Una girandola di assaggi multietnici che il Civiform di Cividale del Friuli e l’associazione cinampa hanno messo in cantiere con la collaborazione di tanti amici provenienti da paesi lontani, residenti nella nostra Regione.
Sempre sabato sera, saranno ospiti d’onore due amici storici di Diamo un taglio alla sete: Mauro Corona e Luigi Maieron, per un dialogo sui temi della solidarietà, dell’amicizia e dell’attualità. La colonna sonora sarà assicurata da due band, i Green Joe e gli AM/FM.
La giornata “clou” (lo scorso anno sono state registrate oltre 1500 presenze) resta comunque quella di domenica, a partire dalle ore 10.00. La grande “Festa dell’imbottigliamento” è resa possibile dalla generosa solidarietà di aziende vinicole, produttori e fornitori, pronti a offrire gratuitamente il proprio contributo per il risultato dell’evento. L’imbottigliamento viene garantito dalla storica collaborazione con il laboratorio mobile del Centro di riferimento enologico di Giuseppe Lipari.
L’assaggio del Vitae Bianco 2018 e del Vitae Rosso 2018 sarà accompagnato da salumi Wolf di Sauris, formaggi del territorio, pizza dell’Osteria Dal Borc di Tricesimo e dal cosciotto di maiale preparato dal Civiform di Cividale. Seguirà alle 12.30 il tradizionale pranzo che prevede un ricco menù: pastasciutta degli alpini gruppo Ana di Tricesimo; SpiedOne con carni della Macelleria Boschetti; la polenta di Nico di Braulins preparata con la farina del mulino di Godo (Gemona); pane del panificio Alpe Adria di Tricesimo; gelato di Fiordilatte (Giancarlo Timballo) di Udine; lamponi e mirtilli caldi della Pro Loco di Avasinis; frittelle di mele della Pro Loco di Sutrio; IllyCaffè e Grappa di Ramandolo della Distilleria Ceschia. Sul palco, per tutta la giornata (la festa continuerà fino al tramonto e oltre) si alterneranno i gruppi musicali Luna e un quarto, XXL Street Brass Band, gli ottoni degli Splumats, il coro Sand of Gospel, la Power Flower Band e gli Effetti collaterali.
Per i più piccoli ci sarà, come di consueto un attrezzato parco giochi con gonfiabili e intrattenimento; nel pomeriggio, tutti i bimbi presenti parteciperanno ad un grande Girotondo della solidarietà. La sicurezza sarà garantita dalla croce rossadi Tarcento che sarà presente con i suoi mezzi e volontari.
Tutti i fondi raccolti attraverso la Festa dell’imbottigliamento e la distribuzione dei vini (in undici anni oltre 350 mila euro) sono destinati come detto alle attività del missionario fratel Dario Laurencig (originario delle Valli del Natisone) per le opere che da 40 anni realizza nell’arida regione del Turkana (Kenya) e in altri paesi africani (Uganda, Sud Sudan), dove ha costruito finora oltre 400 pozzi di acqua potabile e sviluppato progetti di solidarietà nel settore della sanità e dell’educazione scolastica. La partecipazione alla manifestazione è libera, ma visto l’alto numero di partecipanti è gradita la prenotazione per motivi organizzativi.
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