Le imprese friulane ripartono dalla consegna a domicilio.
Le pasticcerie artigianali del Friuli lanciano l’appello “Liberiamo le colombe” e chiedono ai Prefetti di poter riaprire le attività in vista della Pasqua. Infatti, dopo il decreto dell’11 marzo, hanno dovuto chiudere le serrande rischiano ingenti perdite durante uno dei periodi più remunerativi dell’anno. Molto prodotto rischia di rimanere invenduto sui scaffali delle pasticcerie che rischiano di veder seriamente crollare il fatturato.
Infatti, se la richiesta non dovesse essere accolta, il danno stimato in regione sarebbe di ben 14milioni di euro. A far sentire la propria voce sono 375 imprese che danno lavoro a oltre millecinquecento persone. Con l’aiuto di Confatiginato Imprese Udine diverse pasticcerie, ma anche rosticcerie e gelaterie, hanno creato una rete di consegna a domicilio dal nome “Pronto a tavola”.
Con una semplice telefonata si può far recapitare a casa tutto il necessario per trascorrere la Pasqua in modo sereno anche durante il coronavirus. “Anche in un momento di emergenza come questo – afferma il presidente di Confartigianato Udine e Fvg, Graziano Tilatti – le imprese artigiane restano a fianco delle famiglie consegnando a domicilio colombe, uova di cioccolato, primi, secondi, contorni e gelati”.