Scoppia la polemica sull’uso “disinvolto” dell’elisoccorso.
Il recente “soccorso tecnico” effettuato a Sappada dal secondo elicottero sanitario del Fvg per recuperare due persone che avevano perso il sentiero, richiama nuovamente l’attenzione sull’uso “disinvolto” di risorse del SSR – Servizio Sanitario Regionale. A riaccendere la polemica è Walter Zalukar, consigliere regionale del Gruppo misto.
“Lo scorso 7 dicembre a seguito di una chiamata di aiuto giunta da due cacciatori che avevano perso il sentiero sulle montagne a nord di Sappada, è stata attivata l’eliambulanza, pur in assenza di problemi sanitari visto che i due cacciatori non presentavano traumi o altre patologie, ma si erano persi su un terreno impervio e non erano in grado di proseguire autonomamente”, sostiene Zalukar.
Quindi per il consigliere regionale si trattava di un soccorso cosiddetto tecnico tale da non richiedere l’intervento di un’équipe sanitaria e che quindi non competeva al SSR, ma ai Vigili del Fuoco, che per la ricerca di persone disperse possono avvalersi del proprio Nucleo elicotteri con sede a Mestre.
Il “soccorso tecnico”.
“Pare ovvio – continua Zalukar – che in casi eccezionali e in carenza di altri mezzi l’elisoccorso possa essere usato anche per i cosiddetti soccorsi tecnici, ma appunto solo in via eccezionale, poiché l’uso di un’eliambulanza per impieghi non sanitari pare del tutto incongrua essendo tale mezzo dedicato al soccorso di persone traumatizzate o affette da patologie acute tempo dipendenti e solo quando “non sia possibile raggiungere, o raggiungere tempestivamente il paziente con altro vettore medicalizzato” come peraltro stabilito dalla stessa normativa regionale.
Già in precedenza il Conapo – il sindacato dei Vigili del fuoco – aveva scritto che “appare veramente paradossale che una regione utilizzi denaro dei cittadini per creare il doppione di un servizio di soccorso per il quale non ha competenza giuridica”. Da sottolineare che la sovrapposizione di interventi non coordinati in questo campo comporta operativamente una sovraesposizione di rischio, oltre a rappresentare un indebito utilizzo di risorse del SSR, che potrebbero trovare più proficui impieghi.
Ho pertanto inteso – conclude Zalukar – fare un’interrogazione alla Giunta regionale ritenendo inammissibile che un soggetto pubblico – la Regione – si avvalga e paghi un soggetto privato per fare un’attività che un altro soggetto pubblico – il Corpo nazionale Vigili del fuoco – fa gratuitamente essendo suo compito d’istituto”.