Il “giardino dei dialoghi” nasce per raccontare le donne del futuro
La promozione delle tematiche relative alle pari opportunità, ma anche per la valorizzazione delle migliori eccellenze del Friuli Venezia Giulia: così il progetto “Il giardino dei dialoghi – Le donne pensano al futuro“, a cui ha da subito aderito la presidente della commissione regionale per le pari opportunità (Crpo Fvg), Dusy Marcolin, trovandolo molto importante e stimolante.
Una tappa partecipata, quella di Sappada, del percorso ideato da Nicoletta Ermacora unitamente a Paola Gottardo Hydrogea, Amelia Candoni di Fattoria Gortani, Giorgia Paschini, Alice Morgante e Lucrezia Quoco del centro professionisti nascita e famiglia Ohana e da Erika D’Agostini comunicazione & digital marketing, che si è appena svolta alla baita Rododendro.
Le esperienze
A raccontare le loro intense esperienze, moderate dalla giornalista e
scrittrice Elisabetta Pozzetto, sono state la chef Fabrizia Meroi, la
responsabile dell’Unità operativa dipartimentale di chirurgia vascolare
dell’ospedale di Pordenone, Irene Morelli, il presidente del Consorzio per
la scuola mosaicisti di Spilimbergo, Stefano Lovison, assieme alla
testimonianza della maestra mosaicista Chiara Platolino e di Amelia Candoni, titolare della fattoria Gortani.
A fare gli onori di casa sono state l’assessore alle pari opportunità del
comune montano, Stefania Piller Hoffer, e le titolari della baita
Rododendro, mentre la chiusura dell’incontro è stata affidata alla
presidente Marcolin.
Le tappe
Tra la presidente e le ideatrici del progetto è nata una stretta collaborazione che ha permesso di realizzare diverse serate, iniziando da Gemona del Friuli e passando per Ampezzo, Polcenigo e Casarsa, fino ad arrivare a Sappada.
“L’idea di muoverci nel territorio del Friuli Venezia Giulia per cercare le
figure femminili, – spiega la presidente Marcolin – che con piacere e naturalezza raccontano le loro esperienze personali di affermazione in campo lavorativo, le difficoltà incontrate, nei successi ottenuti, la conciliazione della vita famigliare con quella lavorativa, evidenziando quali siano stati i servizi utili e quali in difetto, aiutandoci così a mettere a fuoco le peculiarità della nostra piccola ma laboriosa regione. Un lavoro paziente, di ascolto, che ci permette di raccogliere e di portare un contributo all’attenzione del nostro assessore di riferimento. Sono particolarmente grata anche all’amministrazione di Sappada e alle importanti personalità per aver accolto con grande favore la proposta che abbiamo fatto”.