Il nuovo impianto di irrigazione.
Un sito che coniuga due esigenze opposte eppure entrambi sentite dal territorio: un canale scolmatore, che mitiga gli eventuali danni del Torre, e un impianto di irrigazione che serve attualmente 40 ettari (ma potrebbero arrivare a oltre 130).
Togliere acqua dove ce n’è troppa e portarla dove serve: quest’ultima è la “mission” dell’impianto “Pras de tor” inaugurato il 26 maggio a Nogaredo di San Vito al Torre, alla presenza di numerose autorità politiche istituzionali tra cui il Commissario del Comune Silvia Zossi, la presidente del Consorzio di Bonifica Pianura Friulana Rosanna Clocchiatti, l’assessore regionale alle Risorse agroalimentari, forestali e ittiche Stefano Zannier, l’europarlamentare Elena Lizzi.
“Un gran lavoro di squadra – ha commentato alla cerimonia la presidente dell’ente consortile Clocchiatti – che ha coinvolto gli agricoltori, il territorio, la Regione. E in pochi mesi l’impianto è stato messo in funzione”. “Un’opera corale – ha confermato il Commissario Zossi – al servizio della comunità”. L’assessore Zannier ha rammentato l’urgenza di un uso oculato e razionale della risorsa idrica: i consumi vanno ridotti, le falde sono in difficoltà (anche se non a San Vito al Torre dove, come ha evidenziato il direttore tecnico del Consorzio Stefano Bongiovanni, i livelli sono simili rispetto al 2008, anno della prima progettazione dell’opera). L’europarlamentare Lizzi, che si è definita “donna di bonifica” essendo da tempo una dipendente del Consorzio, ha invitato a “cercare una forma collaborativa, a stringere un patto tra privati, enti e istituzioni con obiettivi chiari e una onesta partecipazione, in cui ognuno offra la propria capacità di fare”.
Bongiovanni ha illustrato ai presenti l’opera, che comprende un pozzo profondo 50 metri e una tubazione di 600 mm di diametro. Il punto ottimale di funzionamento della pompa è di 40 m, la portata di 120 l/s, mentre pressione al punto di consegna è pari a 2 bar. La rete, lunga circa 2650 m, è idonea per l’irrigazione a goccia, ideale per il territorio servito dal “Pras de tor”.