Un’aula del Lef intitolata a Lorenzo Parelli: “La sicurezza sul lavoro sia pilastro della formazione”

La targa in ricordo di Lorenzo Parelli all'ingresso dell'aula di formazione della Lef di San Vito al Tagliamento

Un’aula di formazione della fabbrica modello LEF, il centro formativo esperienziale di San Vito al Tagliamento, è stata ufficialmente intitolata a Lorenzo Parelli, il giovane studente di 18 anni morto l’ultimo giorno di stage nell’ambito dell’alternanza scuola-lavoro. La cerimonia, svoltasi alla presenza dei genitori di Lorenzo, di una classe dell’Ipsia Sarpi e del presidente di Confindustria Alto Adriatico, Michelangelo Agrusti, è stata un momento di riflessione ma anche un segnale concreto verso una maggiore sensibilizzazione sulla sicurezza nei percorsi formativi e lavorativi.

“Il nostro obiettivo è fare in modo che la sicurezza diventi un pilastro dell’educazione scolastica e professionale, affinché ogni giovane possa affrontare il mondo del lavoro con consapevolezza e tutela”, ha dichiarato Alessia Rosolen, assessore regionale al Lavoro e alla Formazione. La LEF, ogni anno, ospita oltre 2.000 studenti provenienti da più di 40 scuole, grazie a un progetto della Regione Friuli Venezia Giulia in collaborazione con INAIL e le Confindustrie regionali.

“Abbiamo scelto questo luogo per l’intitolazione perché qui i giovani apprendono i principi della sicurezza sul lavoro – ha spiegato Rosolen –. Il Friuli Venezia Giulia è stata la prima regione in Italia a integrare la sicurezza tra le azioni didattiche del proprio sistema scolastico, riconoscendo il valore della prevenzione e della formazione”.

L’impegno della Regione in questo ambito si traduce in piani triennali di investimento e informazione sulla sicurezza, condivisi con il mondo della scuola e del lavoro. “Non volevamo limitarci alla sola commemorazione – ha aggiunto l’assessore –, ma volevamo che alla tragedia di Lorenzo seguissero azioni concrete. La sicurezza sul lavoro non può restare solo un principio astratto: deve trasformarsi in misure reali per prevenire i rischi e garantire ai giovani un futuro professionale in ambienti protetti”.

L’intitolazione dell’aula in memoria di Lorenzo Parelli rappresenta dunque non solo un omaggio alla sua giovane vita spezzata, ma anche un monito affinché tragedie simili non si ripetano, dando voce a un messaggio chiaro: la sicurezza deve essere una priorità assoluta nel mondo del lavoro e della formazione.