Il dono di due artisti friulani.
Si chiamano Mara Fabbro e Alberto Pasqual: sono loro i due artisti che hanno donato due loro opere al comune di San Vito al Tagliamento. In un incontro con il sindaco di San Vito, Alberto Ternava, la responsabile dell’area Vitalità, Micaela Paiero, e Antonio Garlatti dell’ufficio Cultura ha avuto luogo la donazione. Si tratta di un gesto di riconoscenza da parte dei due artisti per aver potuto realizzare nell’ottobre 2020 la mostra “È per sempre”. L’opera di Mara Fabbro, “San Vito al Tagliamento” è una tecnica mista su tavola, datata 2020, mentre quella di Alberto Pasqual, “Legame” è una scultura in ferro del medesimo anno.
Il punto di incontro tra i due artisti è la materia, la plastica, che si è trasformata del linguaggio dei due artisti e tema dell’esposizione. La mostra è stata allestita nell’antico ospedale dei Battuti.
«Le materie plastiche resistenti al tempo, lasciano aperture rivolte al senso e al cambiamento e denunciano il dramma di uno svuotamento interiore. Città create con materiali all’apparenza nobili, cristallini, nitidi che risultano infidi e pericolosi quando diventano il riflesso della superficialità di un gesto, quello di gettare, lasciare nell’ambiente uno scarto della nostra attività umana. Desideriamo testimoniare che siamo ancora lontani da una reale consapevolezza degli effetti nocivi delle materie plastiche abbandonate nell’ambiente dall’uomo. Intendiamo sensibilizzare il visitatore sulle problematiche dello smaltimento di questo prodotto e sull’inquinamento dei mari con materiali plastici, facendogli fare un’esperienza da pesce» spiegano i due artisti.
Mara Fabbro crea le sue sculture con piccoli parallelepipedi di base quadrata, creati da lei stessa. Vengono creati, grazie a calanti, sabbia di mare, acrilici e preside, dei “pixel”, poi accostati tra loro. Si creano così mappe geografiche e cittadine, come quella di San Vito appunto. Tema centrale, la relazione tra l’uomo e l’ambiente, con il solo limite dell’acqua.
Per Alberto Pasqual invece il centro è il fuoco, che plasma la materia. Nelle sue sculture si legge una ricerca estetica che si muove tra spaziassimo, cinismo e l’optical art. La mostra dei due artisti è stata ospitata anche a Venezia, nel 2021 e nelle città di Rimini e Melfi nel 2022. La prossima tappa sarà Matera.