Vita “da alpino” per 2 settimane, i ragazzi imparano impegno e valori delle penne nere

I Campi scuola Ana in Friuli.

Due settimane vissute “da alpino”: è la proposta dei Campi scuola Ana per i ragazzi e le ragazze dai 16 ai 25 anni, che vogliono conoscere le penne nere, come operano e il loro prezioso lavoro. Due sono quelli attivati in Friuli: uno a Tramonti di Sotto (conclusosi il 20 luglio) e uno a San Pietro al Natisone (che si chiuderà l’11 agosto).

Ma l’esperienza è destinata a durare: la Regione, infatti, ha annunciato che sosterrà il programma dei Campi scuola, un modo per tramandare alle nuove generazioni l’universo valoriale e di impegno civile dei volontari.

“Il programma dei campi scuola organizzati dall’Associazione nazionale alpini è un’occasione straordinaria per trasmettere alle giovani generazioni i valori e i principi che stanno alla base di quella formidabile macchina del ‘volontariato professionale’ della Protezione civile regionale che si fonda sulla storica collaborazione con l’Associazione degli alpini – ha detto l’assessore regionale Riccardo Riccardi, oggi alla presentazione -. Una collaborazione nata nella tragica esperienza del terremoto del Friuli e che negli anni si è sempre più consolidata. È proprio attraverso i campi scuola degli alpini, sostenuti anche finanziariamente dall’Amministrazione regionale, che si mantiene e si tramanda quell’esperienza che altrimenti rischia di andare perduta”.

Nel programma delle iniziative sono previste anche attività che consentono ai ragazzi di apprendere informazioni teoriche e pratiche delle specialità della Protezione civile, oltre a una serie di altre esperienze di apprendimento e di socializzazione basata sulla solidarietà e sulla sussidiarietà.

“La Regione continuerà a investire – ha assicurato Riccardi – in queste iniziative realizzata dall’Ana e siamo grati per lo sforzo messo in campo dai volontari. Si tratta infatti di un grande momento di crescita e di formazione attraverso il quale le giovani generazioni conoscono e apprendono l’importanza del volontariato e l’importanza di stare dentro una comunità contribuendo a metterci impegno ed entusiasmo. Sta infatti alla nostra generazione – ha sottolineato Riccardi, ricordando di essere figlio di un ufficiale degli Alpini – trasmettere quei valori e quella sensibilità che i giovani, nello spirito con cui i campi scuola vengono realizzati, dimostrano di volere accogliere e portare avanti“.

Grazie all’emendamento in seno all’assestamento di bilancio, presentato dal consigliere regionale Diego Bernardis (Fedriga Presidente), la Regione stanzia 84mila euro per l’organizzazione dei campi scuola dell’Ana. “La nostra comune volontà è quella di valorizzare le attività che l’Associazione promuove con i campi scuola e permettere a ragazze e ragazzi di incontrare i volontari delle varie specialità della Protezione Civile e della sanità alpina, coinvolgendoli in attività in aula e di pratica sul campo” ha detto il consigliere, oggi alla presentazione dei corsi cui ha partecipato anche presidente nazionale dell’Ana, Sebastiano Favero.

I campi scuola, infatti, offriranno ai giovani partecipanti l’opportunità di formarsi in diversi ambiti degli esperti di protezione civile, come cinofili, alpinisti, logisti, addetti all’antincendio boschivo, attività idrogeologica, sub e salvamento fluviale, droni, informatica e telecomunicazioni, e
primo soccorso.