L’ordigno trovato nell’acquedotto di San Giovanni al Natisone.
Nella giornata primo dicembre 2020 scorso gli artificieri del 3° Reggimento Guastatori di Udine, allertati dalla Prefettura di Udine, hanno effettuato due interventi di bonifica del territorio da residuati bellici risalenti ai due conflitti mondiali. I guastatori, accompagnati dai carabinieri della locale stazione, si sono recati nei pressi dell’acquedotto del comune di San Giovanni al Natisone, dove giorni addietro gli operai impegnati nei lavori di pulizia dell’area erano stati costretti a sospenderli segnalando alle forze dell’ordine la presenza di un presunto ordigno.
Il team C.M.D. (Conventional Munition Disposal) dell’Esercito, recatosi sul posto, ha confermato la presenza di un ordigno bellico, ancora attivo, catalogandolo in una granata di artiglieria da 87 mm HE (HE – Hight Explosive – Alto Esplosivo), di nazionalità italiana e risalente alla Prima Guerra Mondiale. A seguire i guastatori della caserma “Berghinz” si sono spostati in località Cascina Rinaldi, in via del Molino, zona agreste sempre nel comune di San Giovanni al Natisone, lì giaceva n.1 bomba a mano modello MKII di nazionalità americana e risalente al Secondo Conflitto Mondiale che era stata denunciata alle forze di polizia da una coppia di coniugi durante una passeggiata.
Gli ordigni sono stati messi in sicurezza e trasportati in un luogo idoneo al brillamento, presso Natison Scavi nel comune di San Giovanni al Natisone, dove nel frattempo era stata predisposta una buca, in gergo militare detta “fornello”, all’interno della quale, con l’innesco di altro esplosivo militare, alle ore 13.30 circa, gli ordigni sono stati definitivamente neutralizzati. La zona interessata al brillamento è stata successivamente bonificata. L’assistenza sanitaria, obbligatoria in queste delicate operazioni, è stata fornita dal Corpo Militare della Croce Rossa Italiana proveniente dal Centro Mobilitazione Nord-Est di Padova.