Chiusa la scuola media di San Giorgio di Nogaro.
E’ stata chiusa la scuola secondaria di primo grado “Nazario Sauro” di San Giorgio di Nogaro, una chiusura disposta a partire da oggi a causa della vulnerabilità sismica dell’istituto con conseguente prosecuzione dell’attività didattica in modalità a distanza.
“La notizia della chiusura, motivata da questioni di sicurezza legate all’adeguamento sismico, è stata per la Regione un fulmine a ciel sereno – ha detto l’assessore regionale alle infrastrutture, Cristina Amirante -. Nonostante le problematiche inerenti alla sicurezza dell’istituto perdurino da diversi anni, la necessità di procedere a una demolizione e ricostruzione della scuola è stata rappresentata all’amministrazione regionale solamente da pochi mesi, oltretutto senza mettere in luce una situazione di urgenza tale che potesse portare in tempi così rapidi a un’ordinanza di sgombero su cui la Regione non ha alcuna responsabilità”.
Amirante ha ricordato che, a seguito del sopralluogo effettuato nel 2021 dalla Task force edilizia scolastica del ministero, dal quale erano emerse le criticità sismiche e i problemi statici dell’edificio, il Comune di San Giorgio di Nogaro ha presentato per la prima volta nella concertazione 2024 una domanda di contributo di 7.122.747,20 euro per la realizzazione di una nuova scuola secondaria, con una stima di inizio lavori fissata a marzo 2025 e di fine lavori ad agosto 2026.
“Quand’anche in concertazione fosse stata reperita la somma richiesta – ha rilevato l’assessore – non sarebbe stato comunque possibile arrivare alla data odierna con una nuova sede già realizzata, evitando così di creare disagi agli allievi della scuola media e agli studenti della scuola serale ospitata nell’edificio. Tanto più che, stando alla relazione per la predisposizione del progetto redatta nel settembre 2022, l’area interessata non risulta neppure totalmente di proprietà comunale, rendendo così necessaria una variante urbanistica per rendere conforme l’area alla nuova destinazione scolastica prevista”.
“In questi anni – ha continuato -, essendo nota da tempo la situazione di vulnerabilità sismica, ci saremmo aspettati da parte del Comune un’azione più tempestiva ricorrendo alle diverse opportunità contributive offerte, ad esempio, dai fondi di rotazione per le progettualità, dal Pnrr e dai contributi regionali di ripartizione dei fondi per le scuole”. Amirante ha inoltre auspicato un maggior dialogo tra le Amministrazioni comunali contigue, al fine di “indirizzare la destinazione dei finanziamenti regionali evitando sprechi di risorse”.