I lavori dello Scriptorium di San Daniele per Dante.
È stato presentato dalla Scuola Sciptorium Foroiuliense, nella Camera dei Deputati a Montecitorio, il progetto “Il Dante di Guarnerio“, che valorizza il manoscritto tardo trecentesco conservato nella Biblioteca Guarneriana di San Daniele del Friuli, tra le più antiche di pubblica lettura in Europa. L’iniziativa si articola attraverso un progetto interdisciplinare di ampio respiro scientifico che valorizza uno degli esemplari più antichi dell’Inferno dantesco.
Il prezioso documento è arricchito da particolari miniature e da due commenti: uno in latino di Graziolo de’ Bambaglioli, considerato fra i più importanti glossatori del Poeta, e l’altro in volgare, composto fra il 1324 e il 1334, mai trascritto prima.
Il progetto.
In occasione dell’anniversario dei 700 anni dalla scomparsa di Dante Alighieri, la Scuola italiana Amanuensi di San Daniele ha riprodotto manualmente 13 copie anastatiche del codice più antico e prezioso dell’Inferno del Poeta. Realizzate e rilegate secondo le antiche tecniche medievali dell’epoca, tre delle riproduzioni saranno donate rispettivamente al Comune, alla nave scuola della Marina militare italiana “Amerigo Vespucci” e al presidente del Parlamento Europeo. Le altre 10 copie saranno messe in vendita per 5.000 euro ciascuna e il ricavato verrà devoluto in beneficienza.
Il Dante Guarneriano consente, inoltre, di far conoscere il legame tra il Friuli e Dante, dimostrato dall’antico codice friulano della Divina Commedia su bronzo presente nel Duomo di Gemona del Friuli: nel 1423 la comunità di Gemona fece incidere sulla campana per la chiesa maggiore di Santa Maria la prima strofa del canto XXXIII del Paradiso.